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    Inter, sacrificare Miranda l'errore più grande di de Boer. E' la chiave di Pioli

    Inter, sacrificare Miranda l'errore più grande di de Boer. E' la chiave di Pioli

    • Emanuele Tramacere
    "Quando la squadra non vince, si sa, la colpa è sempre dei difensori" parole e musica di Joao Miranda, il centrale dell'Inter, che dopo un inizio di stagione difficoltoso ora è tornato ai livelli ammirati all'inizio della passata stagione. Il club nerazzurro ha ritrovato fiducia e i risultati lo stanno premiando, ma la vera svolta in stagione è stata data dal cambio tattico che ha coinvolto direttamente il centrale brasiliano.

    ATTACCO A DE BOER -
    Lo stesso Miranda, al termine della sfida vinta contro l'Udinese, non si è fatto sfuggire l'occasione per lanciare una frecciata neanche tanto velata a de Boer: "Siamo tutti degli ottimi difensori, ma prima giocavamo troppo avanzati e difendevamo soltanto in 3 o 4 e andavamo spesso in difficoltà". Un suicidio tattico che Miranda aveva già provato ad evidenziare e che stava portando malumori anche all'interno dello spogliatoio nerazzurro.

    LA CHIAVE DI PIOLI - Ascoltare Miranda e rimetterlo al centro del progetto è stata la mossa tattica più importante messa in atto da Stefano Pioli al momento del suo arrivo. Il difensore brasiliano così sacrificato da de Boer ora è tornato ad un rendimento importante che ha giovato sia in termini di risultati che nel ricompattare uno spogliatoio che sembrava disunito. "Rispetto a prima - ha ribadito Miranda- adesso tutti lavorano e quando la squadra lavora insieme per noi difensori è più facile". Un concetto banale per molti, non per de Boer, che sacrificando Miranda ha di fatto compromesso la sua permanenza sulla panchina dell'Inter.

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