Inter: si riapre la pista Markovic
I Blues sono in vantaggio, però il serbo non ha deciso: partita aperta, ma senza abbandonare la pista Gomez.
L'Inter prova ancora a sfidare il Chelsea e punta su Markovic.
Un'altra sfida dell'Inter al Chelsea: nella speranza di vincere al fotofinish anche questa, come successe a gennaio per Mateo Kovacic. La corsa è su Lazar Markovic, attaccante del Partizan Belgrado, che l'Inter conosce bene (anche) per averlo avuto come avversario nel girone di Europa League, quando, nel match di andata a San Siro, fece il diavolo a quattro e costrinse Handanovic e mezza difesa nerazzurra agli straordinari con le sue doti migliori: tecnica, velocità, dribbling e tiro, partendo dalla fascia sinistra. Il prototipo dell'attaccante esterno che l'Inter sta cercando.
Indizi londinesi - Serbo e non croato ma, proprio come Kovacic, Markovic è molto giovane (ha appena compiuto 19 anni), è un talento di enormi prospettive e ha addosso gli occhi di mezza Europa. In particolare quelli del Chelsea, che si è mosso concretamente e pesantemente, tanto che il ragazzo da più parti viene già accostato ai Blues per la prossima stagione. Gli indizi non mancano: l'anno scorso l'allenatore del Partizan era Avram Grant, il che può aiutare a spiegare perché il Chelsea sia partito in anticipo; il ragazzo ha passato lo scorso Capodanno a Londra e non è passata inosservata la notizia di una cena con Lampard, Ivanovic e Marin; sempre Londra è stata la città scelta da Markovic per curarsi nei mesi scorsi (si è infortunato durante la sosta invernale del campionato serbo ed è rientrato solo domenica scorsa, in Partizan-Novi Pazar 0-0), decisione giudicata «da star» e dunque non troppo gradita dallo zoccolo duro del Partizan, tanto che nello spogliatoio si sarebbe sfiorata la rissa.
L'agente Fifa - Però, dicono in Serbia, l'Inter pare avere ancora argomenti per non considerarsi già out: se il Chelsea ha fatto al momento l'offerta migliore per il cartellino del giocatore, il club nerazzurro si sarebbe mosso prima con Markovic. Come? Aprendo un confronto positivo con Pini Zahavi, agente Fifa, che a suo tempo si sarebbe assicurato — in Serbia dicono per 7 milioni — la gestione diretta del patrimonio Markovic. Partita con il Chelsea ancora aperta, dunque. Anche se la chiave fondamentale per vincerla è evitare di arrivare a un'asta: difficilmente l'Inter potrebbe arrivare a spendere una cifra superiore ai 12-15 milioni e il club di Abramovich, si sa, sotto questo punto di vista sa avere argomenti convincenti.
Strada aperta per Papu - Sta di fatto che l'Inter, pur avendo aperto una trattativa con il Catania per Gomez con buoni margini per concretizzarla (la contropartita tecnica da inserire sarebbe il giovane Biraghi), non ha ancora dato l'accelerazione definitiva: arrivare a Markovic significherebbe portare a casa una prima scelta assoluta, oltre che un giocatore più giovane di sei anni. E con lui e Icardi il reparto offensivo cambierebbe volto sostanzialmente, in attesa di capire più avanti quanti e quali margini ci potranno essere per acquistare anche un altro esterno: da impiegare a destra dove, al momento, Stramaccioni può contare su Alvarez e Botta.
Due centrocampisti - Ma prima l'Inter dovrà occupare altre caselle più «strategiche»: le priorità sono un laterale destro e due centrocampisti. Uno potrebbe essere Nainggolan, anche se la trattativa con il Cagliari deve ancora decollare; l'identikit dell'altro porta a un giocatore che possa avere fisico ma anche qualità per giocare davanti alla difesa, consentendo a Kovacic (e Guarin?) di giocare da interni senza scoprirgli troppo le spalle: il sogno resta Geoffrey Kondogbia del Siviglia (ma il Real Madrid è in forte pressing), un'ottima alternativa sarebbe Fernando (ma discutere con il Porto non è mai facile) e però, con queste premesse, non è escluso che l'Inter debba scegliere strade alternative.