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Inter: rinnovo e nuova clausola per Icardi
In tutto questo c’è il rovescio della medaglia: in un mercato che è impazzito dopo l'affaire Neymar i 110 milioni di clausola rescissoria nel contratto di Icardi (valida solo per l'estero e con dead line il 20 luglio) rischiano di diventare poca cosa per quello che potrebbe essere il centravanti dell'Argentina al prossimo Mondiale.
Come si legge su Tuttosport, per questo è facile pensare che, qualora Icardi dovesse continuare a segnare a questi ritmi, per Suning diverrebbe improcrastinabile la necessità di allungare il contratto del capitano di un'altra stagione (ovvero fino al 2022), aumentarne l'ingaggio (attualmente guadagna, compreso il 50% dei diritti d'immagine che gli garantisce il club, 5 milioni e centomila euro) e, soprattutto, far lievitare la clausola rescissoria per cercare di rendere un po' difficile la scalata al suo cartellino.