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    Inter ridimensionata prima dell'addio di Sabatini. Suning ruggisce, ma farà fatica

    Inter ridimensionata prima dell'addio di Sabatini. Suning ruggisce, ma farà fatica

    L'addio di Sabatini non cambierà le cose, il ridimensionamento aveva già avuto origine in estate. Questo è quanto scrive l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che spiega come Suning abbia dovuto rallentare il processo di crescita dell'Inter. 

    “E il leone si mise a ruggire. Il divorzio da Fabio Capello e da Walter Sabatini ha portato Suning in prima pagina anche con ipotesi di disimpegno, di fallimento del progetto, intenzione di non spendere sul mercato e possibilità di vendita dell’Inter. E allora il colosso di Nanchino - appunto rappresentato da un leone nel logo aziendale - si è deciso a rispondere. In effetti nulla è sostanzialmente cambiato con il divorzio da Sabatini. Un ridimensionamento del progetto era semmai apparso inevitabile da luglio, tra freno di Pechino agli investimenti all’estero e obbligo di rispettare i paletti del fairplay finanziario Uefa. Ma Suning - che pure ha fatto i suoi errori da noviziato, Gabigol e Joao Mario in primis - non si tira certo indietro e nell’Inter ha già investito centinaia di milioni, di cui 120 solo nell’ultimo mercato estivo. Ora - per i motivi di cui sopra - ha dovuto frenare e farà più fatica a mantenere l’impegno di riportare l’Inter tra i top club del mondo”.

     

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