L'offerta dei russi dell'Anzhi per Samuel Eto'o, che l'Inter, per ammissione di Massimo Moratti, sta prendendo in considerazione, sta destabilizzando il mondo del tifo neerazzurro, che vede nella possibile cessione del camerunese un ridimensionamento delle ambizioni (soprattutto europee) del club tuttora campione del mondo. Se poi alla possibile partenza di Eto'o si aggiungono la cessione di Wesley Sneijder, altrettanto probabile, i malumori estivi di Lucio e quelli storici di Maicon, ecco che il campanello d'allarme inizia a suonare davvero forte. 

 

Non c'è dubbio che l'Inter sia di fronte a una svolta storica. Gran parte dei big protagonisti dello storico Triplete del 2010 è ormai al passo d'addio e il club di Moratti si trova di fronte a un bivio: ridimensionare le proprie ambizioni o provare a restare al vertice. Non è detto, infatti, che la partenza di Eto'o e Sneijder equivalga automaticamente a un ridimensionamento. Naturalmente, per restare al top c'è una sola strada: acquistare dei sostituti all'altezza dei partenti.

 

In attacco la soluzione ideale per la sostituzione di Eto'o prevede un doppio innesto: Carlitos Tevez ed Ezequiel Lavezzi (con la partenza, per il Pocho, di Goran Pandev). A centrocampo, l'obiettivo numero uno, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, è Daniele De Rossi, che non ha ancora rinnovato il suo contratto con la Roma. Un attacco con Tevez, Lavezzi e Milito (o Pazzini); un centrocampo senza la fantasia di Sneijder ma con il nerbo e la corsa di De Rossi. Un'Inter perfetta, oltretutto, per il gioco di Gasperini (senza il trequartista).

 

Solo con questi innesti l'Inter può restare ai vertici. Qualsiasi altra soluzione, da Forlan (non più giovanissimo) ad Amauri (bravo a Parma, ma non ad alti livelli) corrisponderebbe invece a un netto ridimensionamento delle ambizioni nerazzurre.