Calciomercato.com

  • Getty Images
    Inter, Raspadori a tutti i costi. Carnevali concede un favore a Marotta, ma è vietato esporsi: ecco perché

    Inter, Raspadori a tutti i costi. Carnevali concede un favore a Marotta, ma è vietato esporsi: ecco perché

    • Pasquale Guarro
    L’Inter pensa al futuro e lavora per anticipare la concorrenza. Ausilio e Marotta ne sono certi, hanno individuato l’attaccante del domani e faranno di tutto per non lasciarselo scappare. Anche per questo motivo evitano di parlarne, ci girano attorno, negano. Probabilmente per non ripetere i casi Kulusevski e Tonali (anche se, soprattutto per il secondo, adesso nessuno si mangia le mani), che l’Inter aveva iniziato a trattare salvo poi essere bruciata da Juventus e Milan, che avevano maggiori liquidità per aggredire il mercato.

    GIOVANI DI VALORE - Ecco perché adesso da viale della Liberazione nessuno annuncia ai quattro venti il desiderio di arrivare a Giacomo Raspadori, attaccante classe 2000 di proprietà del Sassuolo e aggregato al gruppo di Roberto Mancini a Euro 2020. I neroverdi gli attribuiscono già una valutazione abbastanza alta, sui 25 milioni di euro. Cifra che in questo momento i nerazzurri non hanno a disposizione, ma che intendono racimolare con una serie di operazioni in uscita. E poi nelle giovanili dell’Inter ci sono profili di valore a cui il Sassuolo guarda con estremo interesse, ragazzi che potrebbero entrare nell’operazione.

    DA BLOCCARE - Inter e Sassuolo ne stanno parlando, i rapporti tra le società  potrebbero aiutare almeno nelle tempistiche. Perché l’ad nerazzurro chiede tempo e Carnevali sembra disposto a concedergliene. Anche perché il Sassuolo intende trattenere Raspadori in Emilia per un’altra stagione. Insomma, non c’è fretta, ma Ausilio e Marotta vorrebbero bloccare Raspadori il prima possibile, per evitare che il prezzo del suo cartellino possa ulteriormente lievitare nel corso della prossima stagione, quando il ragazzo avrà molto più spazio a disposizione rispetto a quando non ne abbia avuto nel 2020-21.

    NON È L'EREDE DI LAUTARO - L’Inter lavora per farsi trovare pronta, ma attenzione: in viale della Liberazione, Raspadori non rappresenta - almeno per adesso - l’alternativa a Lautaro. Tra i due c’è ancora troppa differenza, dal punto di vista dell’esperienza e della leadership. Un’Inter che intende lottare al vertice, non può sostituire un calciatore affermato a livello internazionale con un altro in rampa di lancio, ma acerbo e con tutto ancora da dimostrare. Se l’anno prossimo Lautaro dovesse salutare (quest’anno non è previsto il suo addio), l’Inter lo sostituirebbe con un centravanti pronto. Raspadori, dovesse arrivare, avrà il tempo di crescere senza eccessive pressioni.

    Altre Notizie