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Inter, Ranieri 'Squadra non è logora, ma non sono il mago di Oz'. VIDEO
Ecco la conferenza stampa di Claudio Ranieri, allenatore dell'Inter, alla vigilia della sfida di Champions League contro il Lilla.
Ranieri, con Nagatomo out (contrattura al polpaccio destro) sono 9 gli infortuni muscolari nell'ultimo mese. Che idea si è fatto di questa situazione?
«Quando si cambia modo di allenare qualche inconveniente può arrivare, ma da quando siamo qua noi, abbiamo lavorato solo durante la pausa e per 2 settimane. Ci sono dei ragazzi che hanno delle problematiche e cerchiamo di tenerle monitorate. Prima dell'infortunio sapevamo che Maicon non era al top e lo abbiamo fatto giocare senza farlo allenare. Può anche essere stato un errore nostro».
Sneijder giocherà dall'inizio domani?
«Vediamo, aspettiamo. Decido la sera prima della gara chi far giocare».
In Francia pensano che questo sia il momento giusto per battere l'Inter. Lei che risponde?
«L'Inter è una grossa squadra e sta attraversando un momento particolare della sua storia. Abbiamo rispetto per il Lilla che non perde da molto tempo fuori e l'ultima volta che è stata a San Siro ha battuto il Milan. Rispettiamo il Lilla, ma vogliamo batterlo e far bene. Hazard? Ripeto quello che ho detto all'andata, ovvero che è un grande giocatore».
E' più preoccupato dalla delusione dei tifosi e dalle critiche o dalle insicurezze dei giocatori?
«Dopo la partita con la Juventus i giocatori sono dispiaciuti. Volevano far bene contro una grande squadra che corre come il vento. Non abbiamo sfigurato, ma abbiamo sbagliato alcune cose dal punto di vista tattico. Siamo sulla buona strada».
Cosa si sente di dire a Cassano?
«Un grosso abbraccio a Cassano. Speriamo di rivederlo al più presto sui campi di gioco. Un grosso abbraccio e un grosso in bocca al lupo».
Alvarez, Jonathan e Castaignos non sono considerati da una parte dei tifosi da Inter. Che risponde? «Che sono giocatori da Inter, dei campioni. Metterli in campo quando una squadra va a mille li aiuta ad andare a mille. Adesso comunque si stanno allenando in maniera fantastica. Se li schiero, vuol dire che hanno tutti i mezzi per far bene nell'Inter».
Come pensa di risollevare la squadra con tutti questi infortuni?
«Vorrei avere le difficoltà di scelta, con tutti i giocatori sani e disponibili. Adesso invece devo sempre chiedermi su chi possono contare e su chi no... Le difficoltà mi piacciono, le devo affrontare e risolvere. I ragazzi stanno dando tutto. Non abbiamo una continuità di risultati, ma di stimoli e di voglia di soffrire e di lottare sì. Il minutaggio di qualità della squadra sta aumentando partita dopo partita».
Il mercato di gennaio può aiutarla a risolvere questa situazione?
«Quando le cose non vanno bene bisogna stare sereni, calmi e valutare con tranquillità. Qui ci sono i dei campioni e le persone preposte che stanno monitorando il calcio mondiale alla ricerca di giocatori che eventualmente possono migliorare la squadra».
Non ci sarebbe più bisogno di cattiveria nei confronti della squadra per risollevarla? Mourinho lo faceva...
«Un allenatore non dice in conferenza stampa quello che fa. A Mourinho facciamo un monumento, ma poi scordiamocelo perché non c'è più. I momenti in cui sarò nervoso arriveranno: finché vedo che la squadra si impegna, lavora bene, dà il massimo e gioca non posso arrabbiarmi. La squadra sta rispondendo al meglio. Dobbiamo solo essere più concentrati e fare più sacrifici. Non si esce da questa situazione con le parole dure».
Pazzini ha bisogno di tirare il fiato?
«Se gioca Pazzini lo vedrete domani».
Benitez ha detto che Moratti è un presidente ingombrante. Concorda?
«Non mi tirate in polemiche. Io penso alla squadra».
Gli infortuni all'Inter sono una costante per tutti gli allenatori che ultimamente sono arrivati alla Pinetina e quindi il problema è forse della rosa dell'Inter. Concorda?
«Per dire che la rosa è logora aspettiamo la fine del campionato. Io non vedo i giocatori logori quando si allenano. Dateci tempo e fiducia: questa è una squadra che ha ancora tanto da dare».
Si aspettava che sarebbe stato così difficile rianimare l'Inter?
«Quando c'è un cambio di allenatore non è che arriva il mago di Oz e mette tutto a posto in poco tempo. Mi aspettavo dei problemi e sono venuto qua per risolverli. Come? Allenando la squadra e aspettando. Chi ha fatto sempre gol, tornerà a farli. Dobbiamo avere forza e morale. E' come una macchina da spingere: quando è ferma è più dura e bisogna spingere al massimo, ma quando la macchina va, basta una leggera spinta con una mano».