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Ranieri: 'Sfatato il tabu San Siro, adesso occhio a Moralez...' VIDEO
"Era importante sbloccare il 'tabù San Siro', anche se sembra strano a dirsi eppure non avevamo mai vinto qui e neanche mai segnato", precisa Claudio Ranieri, che oggi può finalmente sorridere in quello che ora è il suo stadio.
"Lo sapevamo che non sarebbe stata una gara facile eppure è andata bene, contro una squadra che ha un buon collettivo e corre tanto. Sono soddisfatto. Dopo il gol la squadra si è espressa anche meglio. Squadre come il Chievo fanno soffrire un po' tutte le grandi ma noi abbiamo portato a casa i tre punti. Adesso pensiamo all'Atalanta, altra squadra difficile da affrontare", ha aggiunto l'allenatore.
"Ci siamo rimessi in viaggio contro un buon Chievo - aggiunge -, la prestazione è stata diligente, sono soddisfatto, lo ripeto, sia del risultato sia della prestazione. È poi chiaro che possiamo però fare di più. Prendiamo quello che di buono stiamo seminando: è il momento di dare continuità per rimetterci in corsa. Ancora non siamo fluidi nelle fasi di gioco ma credo che sia dovuto al recupero della fiducia, dell'autostima, che arriva con i risultati".
Al tecnico viene poi sottolineata la buona prestazione di Cristian Chivu, in versione centrale difensivo come a Lille: "Teniamocelo lì, teniamocelo stretto, registra bene la difesa e tiene bene il gioco, è importante avere questo tipo di giocatori. Del resto l'ha sempre detto che quella è la sua posizione".
"Dobbiamo continuare a lavorare tatticamente e fisicamente, anche se tatticamente, giocando sempre, puoi solo riprendere la squadra su quello che ha fatto bene o male. Comunque questa squadra sa giocare a memoria. Maicon? Oggi si è proposto molto di più del solito, bene così: quando va dovrebbe però anche tornare velocemente ma non si può volere tutto e subito...", sorride Ranieri.
A spiccare anche Wesley Sneijder: "Credo che quando arrivi ti accorgi subito di quali sono i punti di riferimento in una squadra e Sneijder lo è, è un campione completo e ha invenzioni che gli altri giocatori non hanno. Il suo cambio? Con Wes ho parlato prima del Lille: gli ho spiegato che arrivando da un infortunio lo avrei fatto giocare anche per crescere di condizione, ma è chiaro che questi campioni vorrebbero giocare sempre tutti i minuti, ma ci aspettano tante partite e dobbiamo dosare le forza".
A Ranieri viene poi chiesto quanto creda nello scudetto: "Allenando l'Inter bisogna crederci per forza, non dimentichiamoci che questa fino a dicembre è la squadra campione del mondo e deve stare su in alto, per forza".