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Inter, Rafinha-Brozovic è il giusto compromesso tra protezione e qualità
“Tutto ruota attorno alla qualità. L’uscita di Luciano Spalletti dopo il Napoli poteva essere un boomerang invece sembra avere toccato i tasti giusti nel suo particolarissimo spogliatoio. Perché la qualità dell’approccio alla partita ieri è stata ottima. In uno stadio in cui la Samp ha conquistato 32 dei 44 punti totali, l’Inter ha subito preso in mano il pallino e ha finito col pallottoliere. Perché alta è stata anche la concentrazione spalmata sui 90’, ma soprattutto notevole è sembrata la cifra tecnica di alcuni elementi ormai imprescindibili. Il primo è Rafinha, che ha cambiato la faccia al centrocampo nerazzurro. Abituato ad allenarsi con Messi e Iniesta, il 25enne brasiliano è diventato forte anche per osmosi e cuce il gioco come un sarto. Niente di troppo appariscente, ma la capacità di trovare sempre tempi e spazi per legare i reparti, far uscire l’avversario per pescare l’inserimento del compagno, gestire il pallone nei momenti più delicati. Con l’ex Barça e Brozovic un reparto troppo spesso monocorde ora sembra avere trovato il giusto compromesso tra inventiva e necessità di proteggere Handanovic”.