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Inter, questo Candreva è fondamentale: ecco cosa è cambiato
"Roberto Mancini in estate aveva insistito per portarlo a Milano perché gli serviva un centrocampista che vedesse la porta. Candreva - giunto a quota 6 reti stagionali - è però bravo soprattutto a spalancare la porta ai compagni. Domenica non ha partecipato direttamente all’abbuffata contro l’Atalanta, ma ha scartato due cioccolatini quasi in fotocopia per Banega. Oltre ai due assist (il totale in campionato è salito a sette), l’ex laziale ha primeggiato nei cross (7) e nelle occasioni create (4). Tutte statistiche che lo vedono nettamente sopra media anche rispetto ai pari ruolo del campionato. Un’Atalanta forse un po’ presuntuosa peraltro gli ha concesso troppi uno contro uno in cui il romano sa diventare micidiale. E lui ha fatto vedere che il supposto appannamento dell’ultimo mese era legato soprattutto alla variazione di modulo. Perché il sistema di gioco conterà anche molto meno dell’atteggiamento, ma se con il 3-4-2-1 varato il 5 febbraio contro la Juve sei costretto a giocare a tutta fascia qualcosa cambia per forza. Candreva si è adeguato per il bene della squadra, ma ritrovarsi spesso a fare il terzino ha inevitabilmente condizionato l’incisività in fase offensiva. Tanto che il ritorno al 4-2-3-1 (a Cagliari) ha coinciso con il ritorno del Candreva macchina da cross e assist. E pure negli esperimenti tattici fatti da Pioli ieri (con Brozovic, Joao ed Eder tra i titolari) l’ex laziale era intoccabile sulla destra".