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Inter, quello di Malta non è un semplice ritiro: Inzaghi ha un proposito ben più alto
“Prima di cominciare una pacca sulla spalla a Edin Dzeko, che ha tirato la carretta in questo lungo tempo sospeso senza Lukaku. Un saluto vigoroso pure a Milan Skriniar, dalle cui labbra pende l’Inter per sapere se e quando rinnoverà. E poi, a turno, una breve chiacchierata col centrocampo imbastito finora: Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan sorridono di gusto col loro allenatore. Simone Inzaghi, nel tepore della mattina maltese, sparge così buon umore ai suoi ragazzi prima di radunarli in cerchio e arringarli per cinque minuti almeno. Si trova qui a Ta Qali, nel Centenary Stadium piantato proprio al centro di Malta, non solo per una mini-tournée, ma per un proposito assai più in alto: prova a gettare nuove fondamenta per la seconda parte di stagione e per tentare l’inseguimento ardito al Napoli. Gli 11 punti di distanza saranno tanti, ma non è ancora finita a sentire il tecnico interista tornato a parlare ieri dopo 23 giorni di riposo e silenzio”.