Inter, quell'azzardo su Kovacic
E' arrivato come il colpo di mercato di gennaio, la risposta mediatica dell'Inter all'acquisto di Balotelli da parte del Milan, ma Mateo Kovacic, in nerazzurro, non è ancora riuscito a lasciare il segno. Sul suo talento non si discute, se in patria è considerato il degno erede di Prosinecki, Boban e Modric evidentemente c'è un valido motivo, resta da capire se lo sbarco a gennaio a Milano, con tanto di squilli di trombe e responsabilità allegate, abbia effettivamente giovato alla sua crescita.
Moratti gli ha consegnato la pesante maglia numero 10, che nelle ultime tre stagioni è stata sulle spalle di Sneijder, nella testa di Stramaccioni èl'uomo che deve accendere la luce, Kovacic ha però sentito il peso del grande investimento (11 milioni di euro) e fatta eccezione per la sfida contro il Cluj, in Europa League, ha trovato il campo solo a Siena, entrando dalla panchina, e nei primi quarantacinque minuti nella notte nefasta di Firenze. Oggi a Catania partirà ancora tra le riserve, segno evidente che l'Inter, in questo momento, può fare a meno di lui. Fose arebbe stato più saggio acquistarlo a gennaio e lasciarlo ancora sei mesi alla Dinamo Zagabria, per poi averlo allo start della preparazione estiva.