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  • Inter, quanta fretta per Martinez: quei milioni bruciati hanno trasformato Buongiorno nel Bremer bis

    Inter, quanta fretta per Martinez: quei milioni bruciati hanno trasformato Buongiorno nel Bremer bis

    • Pasquale Guarro
    L'1-1 maturato al termine dei 90 minuti di gioco è un enorme rimpianto per l'Inter, che dopo aver giocato alla pari la prima frazione di gioco, ha messo alle corde il Napoli per l'intero secondo tempo, colpendo un palo, sbagliando un calcio di rigore e fallendo una grande chance con Lautaro Martinez. Già così ci sarebbero abbastanza argomenti per prelevare una cospicua dose di rammarico e invece il campo ha regalato un altro spunto che rende l'amarezza ancor più marcata. Sul terreno di San Siro si sono espressi due tra i difensori italiani più forti in attività, uno di 36 anni, l’altro di 25, da una parte il presente e dall’altra il futuro. Parliamo chiaramente di Francesco Acerbi e di Alessandro Buongiorno, che nel big match di domenica sera sono stati i migliori in campo per le rispettive squadre. Entrambi avrebbero potuto vestire il nerazzurro, ma qualche scelta poco condivisibile da parte dei nerazzurri ha spinto l'ex Torino alla corte di Antonio Conte, lasciando una lacuna enorme nella retroguardia dell’Inter, che in Buongiorno avrebbe avuto il perfetto successore di Francesco Acerbi.

    SCELTA SBAGLIATA - Quaranta milioni di euro (35+5 di bonus), questa la cifra sborsata da De Laurentiis a Cairo per avere il calciatore. Parliamo di somme alte, ma giuste considerando il valore del difensore. Un po’ come quando l’Inter decise di investire quasi 50 milioni per Barella dal Cagliari. Un gruzzoletto che i nerazzurri avrebbero potuto mettere a disposizione dei granata rateizzando l'acquisto, come d’altronde hanno fatto anche gli azzurri, ma ciò che più stupisce è che di fatto l'Inter ha scelto di non acquistate Buongiorno, visto che poteva contare su due fattori determinanti: la preferenza da parte del calciatore e la disponibilità in cassa, ovvero quei 20/25 milioni di euro che sarebbero serviti per avviare la trattativa. 

    BREMER BIS - Soldi che invece l'Inter ha preferito investire su Josep Martinez e Tomas Palacios, due calciatori costati circa 23 milioni di euro. Certo, altri 17 milioni sarebbero stati da reperire sul mercato, ma la prossima sarà anche un'estate di cessioni e qualche sacrificio, quindi da questo punto di vista non ci sarebbero stati grossi problemi e nel frattempo i nerazzurri si sarebbero ritrovati in casa quel difensore che avrebbe aperto un nuovo ciclo. E invece con Buongiorno è accaduto il Bremer bis, un calciatore che l'Inter ha seguito per tanto tempo è finito a una diretta concorrente per lo scudetto e a Milano hanno ingoiato amaro, dopo aver provato di riaprire la trattativa in extremis, ma a quel punto senza soldi, con la speranza di piazzare de Vrij in Arabia Saudita. Un errore pagato a caro prezzo, quello di investire in fretta e furia 15 milioni di euro per Martinez, che magari diventerà anche un buon portiere, ma che finora non ha mai messo piede in campo. Che fretta c'era? 

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