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Inter, Pioli come Leonardo. Banega la sua Gioconda: la perfezione è vicina
I RECUPERATI - E tutti, chi prima chi dopo, hanno saputo trarre beneficio da questa “rivoluzione pioliana”, partita dal cuore del problema. Murillo, Kondogbia, Eder, Brozovic: tutti o quasi, hanno trovato la propria dimensione all’interno dell’universo nerazzurro, che adesso deve però prepararsi ad accogliere l’ultima stella rimasta un po’ indietro, ancora non perfettamente allineata agli altri che hanno già intrapreso la giusta via.
IL CAPOLAVORO - Ever Banega guarda ancora un po’ da lontano, probabilmente stremato dalle fatiche di un campionato pieno di insidie. Ma la sua classe è vera, indiscutibile. Anzi, quando si accende fa anche più luce degli altri, semmai il vero problema è stato proprio l’essere poco costante. Tra una pennellata e l’altra, il quadro di Pioli è quasi completo, ma per considerare l’opera perfetta, manca qualche piccolo accorgimento al tema. Il recupero di Banega, per l’appunto, sarebbe il tocco finale. Un po’ come Leonardo faceva con la sua Gioconda: il Maestro ha sempre portato con sé il dipinto in qualsiasi luogo andasse. Ogni istante poteva essere quello giusto per afferrare la tavolozza e aggiustare qualche imperfezione. Così Pioli con Banega: le prossime due saranno Lazio in Coppa e Juventus in casa: la perfezione è lì ad un passo.