"Per tornare a vincere bisogna ricostruire". Anche José Mourinho avvisa la sua amata Inter sulla necessità di rinverdire la rosa per aprire un nuovo ciclo ricco di successi. Su input del presidente Moratti, Branca e Ausilio si sono già messi al lavoro per riuscire nell'impresa: oltre a cercare giocatori già affermati, gli uomini mercato nerazzurri stanno portando a casa alcuni giovani talenti di prospettiva.

Il progetto è giusto e da sposare in pieno, a condizione che questi investimenti per il futuro non vengano presentati come dei campioni già pronti a fare la differenza in prima squadra. In vista della prossima stagione l'Inter ha già messo le mani su Luc Castaignos, Tony Houston e Rodrigo Alborno definiti come i nuovi Henry, Thuram e Zanetti. Calma e gesso. In casi del genere è meglio andarci piano e non esagerare coi paragoni illustri. Tanto per fare un esempio vi ricordate dei vari Santon (nuovo Maldini), Arnautovic (nuovo Ibra) e Coutinho (nuovo Pato)? Tra l'altro il vero obiettivo a medio termine sarebbe quello di produrli in casa nel proprio settore giovanile, senza andare a pescarli in giro per il mondo.