
Inter, Perisic brilla con la Croazia: ora cederlo diventa più semplice
CHE ANNO - Il triplete col Bayern Monaco nel 2020, con un finale da protagonista, il primo titolo italiano con la maglia nerazzurra nel campionato che ha visto il suo ritorno a Milano: non si può certo dire che l'ultimo anno di Perisic non sia stato vissuto ad altissimo livello e che il contributo del laterale croato non si sia visto, anzi. Se con la formazione tedesca a mancare era stata - come spesso gli è accaduto in carriera - la continuità del lungo periodo, nell'Inter targata Conte ha dimostrato di poter essere ancora una risorsa molto preziosa. Duttile tatticamente, più maturo rispetto a quello che aveva lasciato l'Italia per ritrovare per una sola stagione la Bundesliga, in prestito. In poche parole utile: con 42 presenze, condite da 5 reti e altrettanti assist, il 32enne di Spalato è stato uno dei calciatori più utilizzati nella lunga cavalcata verso lo scudetto.
GOL PER IL MERCATO - Un Perisic ritrovato, in sintesi, che con un buon Europeo a livello personale può attirare l'interesse di qualche squadra disposta ad offrirgli un ingaggio allettante. Il suo contratto con l'Inter scade nel 2022 e dalla società non arrivano segnali di volerlo prolungare, in virtù di un compenso da 4 milioni di euro netti a stagione che non rientra nei rigidi parametri finanziari imposti dalla famiglia Zhang. Per farla breve, Perisic è sul mercato, anche perché tra un anno potrebbe liberarsi a costo zero. Nelle passate settimane, dalla Germania sono rimbalzati i rumors circa un interesse dell'Hertha Berlino e di un rinnovato gradimento del Bayern che, a condizioni ben diverse da quelle fissate dai nerazzurri nella passata stagione (riscatto a 20 milioni), potrebbe decidere di tappare la falla lasciata dalla partenza di Douglas Costa e dai desideri di Coman di trasferirsi in Premier con un'operazione low cost e all'insegna dell'usato sicuro. L'Inter, che presto riaccoglierà Dimarco dal Verona e che valuta l'arrivo di Marcos Alonso dal Chelsea nell'operazione Hakimi, attende. Sperando che di prodezze all'Europeo, come quella con la Repubblica Ceca, se ne vedano altre.