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    Inter, perché Icardi non firma: tra la clausola e cosa cambierà con Marotta

    Inter, perché Icardi non firma: tra la clausola e cosa cambierà con Marotta

    • Fabrizio Romano
    Un legame fortissimo. Perché Mauro Icardi e l'Inter hanno voglia di andare avanti insieme a lungo, una certezza da fissare subito. L'argentino lo ammette pubblicamente ma anche in privato, la sua volontà è di rinnovare il contratto ma alle proprie condizioni. Un discorso che procede dalla scorsa estate per blindare definitivamente Icardi: quattro gol in sei gare di Champions League lo hanno consacrato anche a livello europeo, c'è il rischio davvero che scatti l'assalto di un top club in estate per avvicinarsi alla sua clausola rescissoria da 110 milioni di euro. Non a caso, la dirigenza è al lavoro in silenzio per completare il discorso prima del prossimo giugno.

    NODO CLAUSOLA - L'Inter non vuole andare oltre i 7 milioni bonus compresi all'anno per Icardi, mentre la moglie-manager Wanda Nara parte da una richiesta di 8 milioni più premi. Insomma, c'è distanza tra le parti ma la sensazione è che sia tutt'altro che insormontabile. Anche perché la volontà è di venirsi incontro. Il vero nodo è la clausola rescissoria: oggi è ferma a 110 milioni, l'Inter vorrebbe portarla a cifre nettamente superiori mentre l'entourage di Mauro non vuole ritoccarla oltre i 120/130 milioni. Distanza sì, da colmare prima possibile. L'arrivo di Marotta al momento sposta poco: la trattativa è portata avanti personalmente da Piero Ausilio da mesi e si procederà così, ma da parte sua Marotta porterà il massimo appoggio a un sacrificio di Suning pur di blindare Icardi perché lo ritiene un centravanti straordinario e come pochi altri al mondo, voleva portarlo con sé alla Juve da tempo e ora potrà goderselo all'Inter. Con la sensazione di un rinnovo che andrà a buon fine, con annuncio in pompa magna per andare avanti col capitano.

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