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Inter-Parma, le pagelle di CM: Icardi un fantasma, Dimarco illumina
Handanovic 6,5: Fa correre un brivido lungo la schiena dei 60 mila del Meazza quando ritarda un rinvio rischiando la frittata. Poco dopo il suo riflesso su Gervinho fa urlare al miracolo. Nulla può sulla fucilata di Dimarco. Bravo anche su Gervinho a tempo quasi scaduto).
D’Ambrosio 5,5: Non soffre mai le avanzate avversarie, ma neanche si distingue per gamba nella metà campo avversaria.
(Dal 71’ Asamoah 6: Entra in un momento sfortunato e prova ad offrire il proprio contributo, ma il Parma è ormai rintanato e non ci sono spazi)
de Vrij 6: Con Skriniar c’è già buon feeling. Tiene a bada le incursioni gialloblù con attenzione e senso tattico.
Skriniar 6: Rientra dopo l’errore in nazionale e dimostra che si è trattato solo di un episodio. Al centro della difesa è la solita garanzia.
Dalbert 6: Nel primo tempo gestisce bene la marcatura su Gervinho, costretto a cercarsi spazio anche in altre zone di campo. Dialoga bene con Perisic e dalla linea di fondo offre a Keita un assist preciso quanto intelligente.
Gagliardini 5: Un tiro sballato è la fotografia della sua partita. Sembra un voglio ma non posso: Ottimi mezzi fisici, ma i piedi viaggiano spesso con un tempo di ritardo.
Brozovic 5,5: La testa è ossigenata, le idee un po’ meno. Sbaglia qualche passaggio di troppo, ma è anche l’unico che rischia la verticalizzazione da dietro.
Candreva 6: Si sbatte per convincere Spalletti che può dire ancora la sua in questa rosa. Equilibra i reparti, ma negli ultimi 25-30 metri non si accende praticamente mai.
(Dal 59’ Politano 4,5: Sembra entrare con il giusto atteggiamento, ma è solo un’illusione).
Nainggolan 6: È l’elastico di Spalletti, da equilibrio al centrocampo e prova ad inventare qualcosa davanti, ma è spesso l’unico.
Perisic 6: Dopo 15’ gli capita l’occasione giusta per firmare il terzo gol consecutivo, ma spedisce alto da posizione comoda. Ci riprova sul finire della prima frazione, ma questa volta trova Sepe sulla sua strada. Rientra con buona gamba e convinzione, ma è anche sfortunato in qualche occasione.
Keita 5: Dall’altezza del dischetto stoppa male un pallone servitogli dalla fascia e deve arrangiarsi per calciare in tempo. Spalletti non gli concede altro tempo oltre ai primi 45’.
(dal 46’ Icardi 4,5: In campo per uno spento Keita, si dimostra altrettanto inutile e davanti alla porta non si fa trovare pronto quando gli capita la giusta occasione. Inizia a diventare un'abitudine inaccettabile per uno come lui).
Spalletti 5: Da calendario si prevedeva tutt’altro inizio. Evidentemente qualcosa non va e se non si sbriga a trovare la soluzione rischia di essere già tardi. 4 partite 4 punti.
Sepe 6,5: Nessun miracolo clamoroso, ma sempre attento sui diversi pericoli portati dagli uomini nerazzurri
Iacoponi 5: Soffre il binario Dalbert-Perisic, anche perché Gervinho non lo aiuta in copertura. Esce dopo una gara difficile in cui cerca di tener botta.
(Dal 76’ Sierralta: s.v.)
Bruno Alves 7: Spalletti in conferenza stampa lo aveva indicato come uomo d'esperienza e ottimo calciatore, la prestazione al Meazza conferma il giudizio del tecnico toscano.
Gagliolo 7: Come il compagno di reparto, chiude ogni spiffero e concede poco e niente prima a Keita, poi a Icardi.
Gobbi 6: Se la cava bene bene contro Candreva e D’Ambrosio, poi D’Aversa è costretto a sostituirlo per un pestone ricevuto).
(Dal 46’ Dimarco 8: Entra ed è due volte provvidenziale sulla propria linea di porta, quando respinge prima il tentativo di Nainggolan e poi quello di Perisic. Ma evidentemente non gli basta e così va ad inventarsi l’eurogol di esterno sinistro che lascia di sasso Handanovic)
Rigoni 5,5: Si ritrova spesso contro Nainggolan e finisce per soffrirlo
Stulac 6: L'Inter cerca di non farlo respirare, ma dopo un avvio complicato migliora e riesce anche ad impensierire Handanovic dalla distanza.
Barillà 5,5: Tanta legna e poco spazio alle giocate di fino. Duello ad armi pari con Gagliardini.
Gervinho 5,5: Si intestardisce quando riceve palla tra i piedi e prova sempre la giocata solitaria. Crea un po' di scompiglio, ma è quasi sempre fine a se stesso.
Inglese 6: Prova a pulire palloni là davanti, stretto dalla morsa di Skriniar e de Vrij. Gioca pochi palloni, ma sempre con pulizia e intelligenza.
Di Gaudio 5,5: Qualche fallo subito e rincorse generose. Può fare di più.
(Dal 63’ Deiola 6: Entra per dare maggiore sostanza al centrocampo, svolge bene il suo compito).
D’Aversa 7: Pesca Dimarco dal mazzo (per eigenza) e la mossa è azzeccata. Fortunato ma anche bravo nell'imbrigliare l'Inter e spegnere le luci al San Siro.