'Per me è uno scontro fraticida, perché i miei genitori sono palermitani e in particolare mio padre Corrado tiferà per i rosanero. Io, invece, non posso fare a meno di augurarmi che vinca l'Inter e si rifaccia della brutta sconfitta dell'andata. Poi al Palermo, che naturalmente mi fa molta simpatia, auguro di vincere tutte le restanti partite della stagione'. Prossimo ai 50 anni, il conduttore televisivo e dj Amadeus è nato a Ravenna ma si è presto trasferito a Milano ed è un tifoso interista che ha vissuto tonfi e trionfi del club nerazzurro. 'Andavo a San Siro - ricorda - con una mia zia, palermitana di nascita, ma di fede interista, e così è scoccata la scintilla, ero molto piccolo, andavo alle elementari. Il Milan? Nemmeno allora mi è mai passato per la testa di tifare per i rossoneri...'.

Conduttore di 'Mezzogiorno in famiglia', nel weekend su Rai Due, Amadeus è un tifoso interista niente affatto tiepido, che frequenta lo stadio 'Meazza' compatibilmente ai propri impegni personali e professionali. Una passione che l'ha indotto a chiamare José suo figlio - che ha compiuto da poco tre anni - in onore di Mourinho. 'Io e mia moglie Giovanna - spiega - abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo su un aereo per Lisbona, poco dopo la sua firma con l'Inter. Ancora non conoscevo il sesso di mio figlio, ma ho subito proposto a mia moglie di chiamarlo così'.

Più che le preoccupazioni su risvolti psicologici negativi per la sconfitta con il Lecce di domenica, o su quella precedente in Coppa Italia con il Napoli, Amadeus teme le... condizioni meteo. La gara di questa sera potrebbe essere fortemente condizionata dal freddo. 'In questo momento a Milano sta nevicando - racconta - e mi auguro che per domani sera (questa sera per chi legge, ndr) il tempo migliori un po', altrimenti lo spettacolo non potrebbe che risentirne, ci sono calciatori tecnici da una parte e dall'altra. Pronostici? Vinciamo noi, ma sono convinto che il Palermo non demeriterà'.

(Giornale di Sicilia)