Inter, si studia il colpaccio in attacco
Erick Thohir, nel suo ultimo giorno milanese, ha snocciolato quali saranno le strategie della sua nuova Inter, improntata a puntare sui giovani e su Mazzarri, vero leader carismatico del gruppo nerazzurro. Il proprietario indonesiano non ha nascosto la sua passione per giovani quali Bardi e Mbaye, ora al Livorno, ma che avranno certamente un futuro roseo in maglia nerazzurra. La nuova linea di puntare fortemente sui giovani piace a tecnico e tifosi ma non può bastare. Lo stesso Mazzarri ha sempre faticato a dare fiducia a giocatori con poca esperienza, soprattutto, in ottica futura, a livello internazionale.
Ecco perchè l'Inter starebbe lavorando dietro le quinte per un grande colpo, il primo dell'era Thohir. Parliamo di Edin Dzeko. Il bosniaco, classe '86, non sta giocando come vorrebbe al Manchester City: nel passaggio da Mancini a Pellegrini la considerazione nei suoi confronti è cambiata. 7 le partite disputate in Premier (3 reti in appena 357 minuti), appena 157 i giri d'orologio totalizzati in Champions. Un pò poco per un attaccante del suo calibro, pronto ad affacciarsi anche in una vetrina prestigiosa come quella del Mondiale con la sua Bosnia. Pellegrini vede Negredo davanti a Dzeko e la situazione non potrà andare avanti per molto.
Difficile che l'Inter possa sferrare un attacco al Manchester City già per gennaio ma a giugno, con la possibile qualificazione in Champions League, Edin Dzeko sarebbe la punta perfetta di cui l'Inter avrebbe bisogno. Mazzarri lo avrebbe voluto già in passato ai tempi di Napoli e gradirebbe molto ricevere un tale pacco regalo quale primo acquisto per la prossima campagna acquisti estiva. Il contratto di Dzeko scadrà nel 2015, Branca ci sta lavorando e sognare con Thohir è più che lecito.