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Inter, non solo Hakimi: Marotta studia le formule 'fantasiose' per blindare Lautaro
Beppe Marotta ha teso la mano, ora starà a Lautaro Martinez e al suo nuovo agente Alejandro Camaño fare la propria parte e porre le basi per un nuovo accordo per il contratto che scade nell'estate 2023, a livello di durata, dell'entità dell'ingaggio (attualmente il Toro percepisce 1,5 milioni netti a stagione) e di una clausola rescissoria, che oggi è di 111 milioni di euro. La volontà dell'Inter è chiara ed è stata ribadita nelle ore che precedono l'ufficializzazione del trasferimento di Achraf Hakimi al Paris Saint-Germain per 70 milioni di euro. Il sacrificio necessario per provare a scongiurare il pericolo di perdere altri pezzi pregiati. Un obiettivo che può essere raggiunto attraverso altri passaggi non meno importanti.
NON SOLO HAKIMI - L'input arrivato da Suning e comunicato da Steven Zhang ai responsabili dell'area sportiva, Beppe Marotta e Piero Ausilio, è stato molto chiaro: al termine della finestra di mercato che oggi ha aperto ufficialmente i battenti, andrà registrato un saldo nettamente positivo, superiore agli 80 milioni. Una mission che il management nerazzurro confida di portare a compimento attraverso le cessioni di quei calciatori che, per profilo tecnico o questioni meramente economiche, non rientrano nel progetto. Oltre ai casi già noti di Joao Mario, Radja Nainggolan e Valentino Lazaro - reduci dai rispettivi prestiti - Andrei Radu, Federico Dimarco, Ivan Perisic, Dalbert Matias Vecino, Lucien Agoumé, Sebastiano Esposito e Andrea Pinamonti rispondono a questi requisiti. Giocatori che hanno mercato, molti di questi all'estero, e che possono consentire di immettere nuove risorse nelle casse di un club costretto a rivedere il proprio piano aziendale a causa delle difficoltà causate dalla pandemia e quelle esistenti in Cina per il gruppo Suning.
FORMULE FANTASIOSE - In occasione dell'inaugurazione del calciomercato estivo, anche ai microfoni di calciomercato.com l'ad Beppe Marotta ha evidenziato l'impossibilità dell'Inter di effettuare investimenti onerosi in entrata, per colmare le lacune numeriche lasciate dai calciatori in uscita ma anche per consengnare al nuovo allenatore Simone Inzaghi una rosa competitiva per provare a confermare il titolo di campione d'Italia conquistato nell'ultima stagione. Che, tradotto in parole povere, significa formule "fantasiose" come prestito con diritto di riscatto o ipotesi di scambio con altre squadre. Vale tutto, pur di perseguire l'obiettivo della stabilità economica senza rinunciare ai risultati sportivi. Magari con un Lautaro Martinez in più.
NON SOLO HAKIMI - L'input arrivato da Suning e comunicato da Steven Zhang ai responsabili dell'area sportiva, Beppe Marotta e Piero Ausilio, è stato molto chiaro: al termine della finestra di mercato che oggi ha aperto ufficialmente i battenti, andrà registrato un saldo nettamente positivo, superiore agli 80 milioni. Una mission che il management nerazzurro confida di portare a compimento attraverso le cessioni di quei calciatori che, per profilo tecnico o questioni meramente economiche, non rientrano nel progetto. Oltre ai casi già noti di Joao Mario, Radja Nainggolan e Valentino Lazaro - reduci dai rispettivi prestiti - Andrei Radu, Federico Dimarco, Ivan Perisic, Dalbert Matias Vecino, Lucien Agoumé, Sebastiano Esposito e Andrea Pinamonti rispondono a questi requisiti. Giocatori che hanno mercato, molti di questi all'estero, e che possono consentire di immettere nuove risorse nelle casse di un club costretto a rivedere il proprio piano aziendale a causa delle difficoltà causate dalla pandemia e quelle esistenti in Cina per il gruppo Suning.
FORMULE FANTASIOSE - In occasione dell'inaugurazione del calciomercato estivo, anche ai microfoni di calciomercato.com l'ad Beppe Marotta ha evidenziato l'impossibilità dell'Inter di effettuare investimenti onerosi in entrata, per colmare le lacune numeriche lasciate dai calciatori in uscita ma anche per consengnare al nuovo allenatore Simone Inzaghi una rosa competitiva per provare a confermare il titolo di campione d'Italia conquistato nell'ultima stagione. Che, tradotto in parole povere, significa formule "fantasiose" come prestito con diritto di riscatto o ipotesi di scambio con altre squadre. Vale tutto, pur di perseguire l'obiettivo della stabilità economica senza rinunciare ai risultati sportivi. Magari con un Lautaro Martinez in più.