Inter: no a Forlan, pazza idea Zarate
A.A.A. Cercasi degno erede di Eto'o. In attesa di definire la trattativa con i russi dell'Anzhi, l'Inter sta monitorando il mercato aspettando l'occasione giusta per prendere un attaccante in grado di far rimpiangere il meno possibile l'asso camerunese.
Moratti spera che alla fine il Manchester City di Mancini accetti di cedergli Carlos Tevez (classe 1984) in prestito, altrimenti batterà altre piste alternative come quella che porta a Diego Forlan. Il bomber uruguayano dell'Atletico Madrid desta però qualche perplessità per motivi anagrafici (classe 1979) e tattici: con Milito e Pazzini che si alterneranno nel ruolo di centravanti, il tridente di Gasperini necessita di un elemento più mobile e in grado di partire dall'esterno.
Come ad esempio Rodrigo Palacio (classe 1982) del Genoa o, ancora meglio, Ezequiel Lavezzi (classe 1985) del Napoli. Il Pocho ha però il difetto di costare molto di più, infatti nel suo contratto è presente una clausola di rescissione da 31 milioni di euro. In entrambi i casi il macedone Goran Pandev (classe 1983) potrebbe essere utilizzato come pedina di scambio.
Il mercato italiano fornisce poi un'altra occasione: Mauro Zarate (classe 1987) ormai finito ai margini della Lazio, che lo ha messo praticamente in vendita. Al momento non esiste alcuna trattativa in tal senso, ma l'idea sarebbe affascinante anche se i rischi non mancherebbero di certo. Nei tre campionati giocati in maglia biancoceleste Maurito ha mostrato numeri d'alta scuola alternati a preoccupanti pause di continuità. Genio e sregolatezza allo stato puro, Zarate ha le caratteristiche giuste per riaccendere la fantasia del presidente Moratti, da sempre innamorato di giocatori del genere (vedi Recoba). Disciplinarlo tatticamente sarebbe una bella sfida per mister Gasperini. Il problema è che Lotito chiede 20 milioni di euro, una cifra che i nerazzurri non hanno intenzione di spendere. Più o meno gli stessi soldi che l'Anzhi offre per Eto'o, un campione di ben altra categoria.