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    Inter: niente 'panic buying' dopo il crac di Arnautovic, ma Ausilio tiene d'occhio Krstovic

    Inter: niente 'panic buying' dopo il crac di Arnautovic, ma Ausilio tiene d'occhio Krstovic

    • Federico Targetti
    Pescare nella lista degli svincolati, azione molto cara ai fantacalcisti, è invece nella realtà sintomo di scarsa capacità di prevedere e risolvere gli imprevisti prima che essi si verifichino. In inglese "panic buying", comprare in preda al panico. Per questo Beppe Marotta, ad dell'Inter, ha assicurato che l'infortunio occorso a Marko Arnautovic, fermato a Empoli da una distrazione muscolare di media entità alla giunzione miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra e dunque out fino alla fine di novembre, non spingerà i nerazzurri a cercare toppe altrove. In Viale della Liberazione sono convinti, e il tecnico Simone Inzaghi è dello stesso avviso, che alcuni centrocampisti come Mkhitaryan e Klaassen siano adatti ad avanzare di qualche metro il proprio raggio d'azione ove necessario, sopperendo così all'assenza dell'austriaco e affiancando Lautaro Martinez, Thuram e Sanchez. 

    A POSTO COSI'? - Per ora, sì. Almeno fino a gennaio. Perché con l'inizio del 2024 aprirà la finestra di mercato invernale, e allora sarà possibile allargare il bacino di pesca a tutti gli attaccanti sul mercato, sempre che le parti interessate siano disponibili all'affare. E in questo senso una punta che piace tantissimo al ds Piero Ausilio è Nikola Krstovic, vera e propria rivelazione del Lecce terzo in classifica con tre gol in quattro partite giocate. Il montenegrino non è andato a segno contro il Genoa, ma si è reso pericoloso in numerose occasioni sfiorando anche una rete da cineteca in rovesciata nel secondo tempo. A Roberto D'Aversa, l'allenatore dei salentini, ricorda Pippo Inzaghi, e allora va da sé che il fratello Simone, un altro che di attacco se ne intende, ci ha fatto un pensierino guardando al futuro. 

    VUCINIC CI METTE LA MANO SUL FUOCO - "Dimmi la verità. Com’è questo Krstovic?". "Quanto lo hai pagato, direttore?". "Dieci milioni". "Hai fatto un bel colpo". La chiacchierata tra Pantaleo Corvino, uomo mercato del Lecce, e Mirko Vucinic, ex attaccante dei pugliesi ma anche di Juve e Roma, montenegrino come Krstovic, è andata più o meno così. Solo che il prezzo del cartellino non era neanche la metà: Corvino voleva testare la bontà del suo investimento gonfiando la cifra presso un profondo conoscitore del calcio a Podgorica e dintorni. "Le relazioni dei nostri emissari non erano straordinarie, ma Corvino mi ha detto che gli è accaduto già in passato con altre operazioni andate particolarmente bene", ha assicurato il presidente Sticchi Damiani. Detto fatto, altra enorme plusvalenza servita. Sì, ma quando e di quanto?

    PREZZO E OSTACOLI - Krstovic al Lecce è costato 4,5 milioni di euro, compresi tutti i bonus che può attivare. Il suo valore in poche settimane si è almeno triplicato, e non è escluso che continuando così possa succedere come successe a Piatek, che nel 2018 passò al Genoa per un milione e a gennaio fu prelevato dal Milan per 35. Ma l'Inter, si sa, opera sempre in regime di autofinanziamento, dunque è impensabile un tale investimento senza una cessione importante. Che ad oggi non è nei piani della società, non nella sessione invernale per lo meno. Con ogni probabilità, la presenza di Ausilio a Monza per la gara tra i brianzoli e il Lecce di Krstovic, terminata 1-1 con gol su rigore dell'attaccante, era da leggere nell'ottica di un affondo più lontano nel tempo, magari in estate, quando a Milano, sponda nerazzurra, succede sempre qualcosa di interessante. Anche se questo significa più tempo per far accumulare concorrenza, anche dalle più facoltose leghe estere. 

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