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Inter, Nainggolan è un rischio che Conte non vuole correre
WORK IN PROGRESS - Su questo si lavora nella nuova sede in Viale della Liberazione, con i continui blitz di Antonio Conte, che partecipa in prima persona alle trattative di mercato, come accaduto ieri, quando in sede si sono ritrovati tutti i dirigenti nerazzurri insieme a Carnevali prima e Giuseppe Riso poi, per chiudere l’affare Sensi col Sassuolo. Trattativa conclusa con successo, ma per quanto riguarda il centrocampo il lavoro non è ancora da considerarsi finito, nonostante tutti siano consci delle difficoltà che si nascondono dietro alla volontà di cedere Radja Nainggolan, calciatore voluto da Spalletti e risultato decisivo per la qualificazione in Champions, che però lascia molti dubbi sull’adattabilità al metodo Conte.
COSTI A BILANCIO - Perplessità che spingono l’allenatore salentino a non volersi calare in contesti che alla lunga potrebbero prendere pieghe spiacevoli. Perché l’impulso di provarci c’è, la tentazione viaggia sotto pelle, un Ninja tirato a lucido e a totale disposizione di Conte diverrebbe un’arma impropria, ma il rischio è altissimo e l’ex ct non se la sente di correrlo. Anche perché le aspettative sono altissime (già 40 mila abbonamenti staccati) e l’ex Juventus vuole ridurre al minimo le incognite. Per questo motivo Nainggolan è sul mercato, a bilancio pesa circa 28 milioni di euro, ma l’Inter non scarta l’ipotesi di girarlo in prestito con obbligo di riscatto al prossimo anno, quando il costo a bilancio sarà inferiore. Rimane aperta anche la pista cinese, ma Nainggolan vorrebbe rimanere a Milano e per lui si preannuncia un’estate particolare, per certi versi simile a quella di Icardi.