Inter, Nainggolan e l'inizio a 'casa Juve': tra 'odio' e mercato, quanti incroci!
ODI ET AMO - Gennaio 2014, Nainggolan sta per lasciare il Cagliari. Due le squadre maggiormente interessate a lui: Roma e, appunto, Juve. Entrambe lavorano con i sardi per un prestito oneroso con diritto di riscatto da esercitare, eventualmente, a fine stagione. Dopo un lungo testa a testa i giallorossi riescono ad avere la meglio sui bianconeri, che però non si arrendono e provano il clamoroso sgambetto prima di giugno. Niente da fare, la Roma riscatta il Ninja, che in breve tempo entra nei cuori del club e dei tifosi giallorossi.
PRESENTAZIONE IN 'TRASFERTA' - Dopo quattro anni e mezzo di corse, scivolate, gol e qualche bravata, la società del presidente Pallotta ha deciso di cedere Nainggolan, con l'Inter pronta a cogliere l'opportunità di regalare a Luciano Spalletti quell'incursore che aveva chiesto già un anno fa. E per la sua presentazione ufficiale, i nerazzurri hanno scelto la location di Palazzo Parigi, in pieno centro di Milano, che come raccontato nelle ultime settimane è la base operativa di Beppe Marotta e Fabio Paratici nel capoluogo lombardo e tappa fissa di tutti i cronisti di mercato. Ironia del destino, Nainggolan e la Juve si sfiorano ancora una volta. Ma, come due rette parallele, non si incontreranno mai.