I risultati che non arrivano, la contestazione della tifoseria, i dubbi sul futuro dell'allenatore. Un film già visto in casa che Inter, che dopo la sconfitta con il Novara si interroga sul futuro. Sono tanti, troppi i punti di domanda e ancora una volta sarà il solo Moratti a cercare le risposte giuste per uscire dall'ennesima crisi della sua gestione. Il ko di ieri, il terzo nelle ultime quattro partite, ha rispedito l'Inter a 11 punti dalla vetta, a -6 dalla zona Champions, il grande obiettivo della stagione. Fallire la qualificazione all'Europa che conta ridimensionerebbe completamente una squadra che, introiti Uefa esclusi, non può più contare più sull'impegno economico massiccio della famiglia Moratti.

Come riporta Panorama, dal 2003 al 2011 l’Inter ha incassato 223 milioni di euro dall’Uefa per le partecipazioni alla Champions League, una media di circa 25 milioni di euro a stagione. Senza quei soldi, con il fairplay finanziario che incombe, i nerazzurri non potranno più permettersi investimenti importanti e un ruolo di primo piano sul mercato internazionale. A meno che Moratti decida di tornare ad aprire il portafoglio. Dubbi, che continuano con la situazione di Ranieri. Dopo le sette vittore consecutive qualcosa sembra essersi rotto, il tecnico romano nell'ultimo mese non ha convinto nella scelta degli uomini e del modulo tattico. I prossimi impegni con Bologna e Marsiglia serviranno a Moratti per capire se Ranieri è l'uomo giusto per conquistare la Champions o se è necessario un altro ribaltone. Tra tante incognite, una certezza: nel futuro dell'Inter c'è ancora Massimo Moratti.