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    Inter: Miranda non si discute, ma è il momento di pensare al futuro

    Inter: Miranda non si discute, ma è il momento di pensare al futuro

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    Una sola macchia in una partita che ha rasentato la perfezione, ma che è costata cara perchè ha alimentato la rimonta del Milan nel finale e creato le premesse per l'incredibile epilogo del derby in casa Inter. Joao Miranda si è fatto cogliere impreparato in occasione della rete di Romagnoli, ma quella che è la sua importanza nei meccanismi difensivi e il suo valore assoluto non possono essere messi in discussione.

    CHI AL POSTO SUO? - In coppia prima con Murillo e poi con Medel, il centrale brasiliano ha sempre rappresentato l'elemento di sicurezza e affidabilità del reparto arretrato nerazzurro, oltre a fornire quella leadership che è spesso venuta a mancare nei momenti clou della stagione. Se dal punto di vista tecnico non possono esserci molti dubbi, le riflessioni della dirigenza dell'Inter riguardano invece il futuro del proprio calciatore, il cui contratto scade a giugno 2018, quando Miranda avrà 34 anni e si avvierà verso i 35. Con un Mondiale in più sulle spalle da capitano del Brasile, sarà inevitabile interrogarsi sull'opportunità di proseguire con l'ex difensore dell'Atletico Madrid, ma soprattutto di affiancargli un paio di giocatori che rappresentino anche un'alternativa in prospettiva. Da qui nasce il forte interesse per il romanista Manolas, per l'olandese della Lazio de Vrij e le altre piste italiane che conducono ad Acerbi del Sassuolo o al centrale classe '95 della Sampdoria Skriniar.

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