AFP/Getty Images
Inter: Milivojevic è il vice Touré
La possibile permanenza di Brozovic a meno di offerte indecenti (eventualmente rimpiazzabile col sampdoriano Soriano), una nuova occasione da concedere a Kondogbia e l'arrivo a parametro zero di Banega dal Siviglia. Inizia a prendere forma il nuovo centrocampo dell'Inter per la prossima stagione, a cui manca soltanto un regista che abbini quantità e qualità e che sappia farsi preferire a giocatori stilisticamente più grezzi come Melo e Medel, uno dei quali è destinati a partire.
TOURE' E BIGLIA CARI - Il nome preferito di Roberto Mancini resta Yaya Touré del Manchester City, destinato a lasciare con l'arrivo di Guardiola in panchina. Già nella scorsa stagione, l'allenatore nerazzurro fece un tentativo per il suo pupillo, che continua a chiedere un ricco triennale per accettare la corte del tecnico jesino e che nell'ultimo match di Champions League contro il Real Madrid ha lasciato piuttosto a desiderare sul piano del dinamismo e della tenuta atletica. Un giocatore che ha già dato il meglio di sè e per il quale nè il ds Ausilio nè il presidente Thohir sono convinti dell'investimento. Un altro nome gradito ma altrettanto proibitivo per questioni economiche resta quello del regista argentino della Lazio Lucas Biglia, che ha bene impressionato anche nell'ultimo confronto diretto di domenica scorsa con l'Inter e che era stato trattato a gennaio, ma Lotito continua a sparare altissimo e per 25-30 milioni ad oggi l'operazione è infattibile.
ECCO MILIVOEJEVIC - Ecco allora che dalla Grecia spunta una candidatura alternativa, quella del serbo classe '91 dell'Olympiacos (lo stesso club che lanciò Touré) Luka Milivojevic. Titolare con la nazionale del suo Paese, è un prodotto del florido settore giovanile della Stella Rossa di Belgrado, voluto fortemente da una leggenda come Robert Prosinecki dopo l'esperienza al Rad, con cui debutta da professionista a soli 16 anni. Nell'estate 2013 si trasferisce all'Anderlecht, firma un contratto di 5 anni ma fatica ad imporsi e così nella stagione successiva arriva in prestito all'Olympiacos, dove esplode mettendosi in luce anche in Champions League nella doppia sfida contro la Juventus convincendo il club campione di Grecia a riscattarlo per circa 2,3 milioni di euro. Milivojevic è un centrocampista piuttosto completo, che ha iniziato la sua carriera esprimendo una vocazione prettamente offensiva prima di trasformarsi in un mediano molto strutturato fisicamente (è alto 186 cm) e di grande personalità (in occasione del match contro la Dinamo Zagabria in Champions ha indossato un cappellino della Stella Rossa nelle interviste postpartita, fatto che ha scatenato la rabbia del club croato) che non rinuncia alla conclusione in porta. Destro naturale, quest'anno ha realizzato 3 reti in 22 partite di campionato. Poteva approdare in Serie A già in questa stagione, essendo finito nel mirino dell'Atalanta, ma l'appuntamento col nostro campionato potrebbe essere solo rimandato.
TOURE' E BIGLIA CARI - Il nome preferito di Roberto Mancini resta Yaya Touré del Manchester City, destinato a lasciare con l'arrivo di Guardiola in panchina. Già nella scorsa stagione, l'allenatore nerazzurro fece un tentativo per il suo pupillo, che continua a chiedere un ricco triennale per accettare la corte del tecnico jesino e che nell'ultimo match di Champions League contro il Real Madrid ha lasciato piuttosto a desiderare sul piano del dinamismo e della tenuta atletica. Un giocatore che ha già dato il meglio di sè e per il quale nè il ds Ausilio nè il presidente Thohir sono convinti dell'investimento. Un altro nome gradito ma altrettanto proibitivo per questioni economiche resta quello del regista argentino della Lazio Lucas Biglia, che ha bene impressionato anche nell'ultimo confronto diretto di domenica scorsa con l'Inter e che era stato trattato a gennaio, ma Lotito continua a sparare altissimo e per 25-30 milioni ad oggi l'operazione è infattibile.
ECCO MILIVOEJEVIC - Ecco allora che dalla Grecia spunta una candidatura alternativa, quella del serbo classe '91 dell'Olympiacos (lo stesso club che lanciò Touré) Luka Milivojevic. Titolare con la nazionale del suo Paese, è un prodotto del florido settore giovanile della Stella Rossa di Belgrado, voluto fortemente da una leggenda come Robert Prosinecki dopo l'esperienza al Rad, con cui debutta da professionista a soli 16 anni. Nell'estate 2013 si trasferisce all'Anderlecht, firma un contratto di 5 anni ma fatica ad imporsi e così nella stagione successiva arriva in prestito all'Olympiacos, dove esplode mettendosi in luce anche in Champions League nella doppia sfida contro la Juventus convincendo il club campione di Grecia a riscattarlo per circa 2,3 milioni di euro. Milivojevic è un centrocampista piuttosto completo, che ha iniziato la sua carriera esprimendo una vocazione prettamente offensiva prima di trasformarsi in un mediano molto strutturato fisicamente (è alto 186 cm) e di grande personalità (in occasione del match contro la Dinamo Zagabria in Champions ha indossato un cappellino della Stella Rossa nelle interviste postpartita, fatto che ha scatenato la rabbia del club croato) che non rinuncia alla conclusione in porta. Destro naturale, quest'anno ha realizzato 3 reti in 22 partite di campionato. Poteva approdare in Serie A già in questa stagione, essendo finito nel mirino dell'Atalanta, ma l'appuntamento col nostro campionato potrebbe essere solo rimandato.