Inter: senza Champions i conti non tornano
Tesoretto Champions questo sconosciuto, perlomeno per l'Inter che non prende parte alla massima competizione europea per club ormai dal lontano 2012, quando il Marsiglia fu fatale all'allora squadra allenata da Claudio Ranieri. Tre anni di assenza che sono costati alle casse del club una perdita "virtuale" (in quanto non percepita) di 150 milioni di euro.
FATTURATO IN CRISI - Con il bilancio nerazzurro che ha consolidato una perdita di -108 milioni di euro e il fatturato che ha raggiunto il minimo storico di 'soli' 160 milioni di euro, ritornare in Champions League diventa un fattore fondamentale. La Uefa continua a vigilare sui bilanci nerazzurri, e lo stesso fanno le banche internazionali capeggiate da Goldman Sachs che hanno rifinanziato il debito con il prestito a Erick Thohir di 230 milioni di euro. E se dovesse mancare la qualificazione sarà inevitabile a fine anno un pesante ridimensionamento con cessioni importanti anche di gioielli come Kovacic e Icardi.
MERCATO OBBLIGATO - Per questo il presidente dell'Inter ha scelto la via del potenziamento della rosa con innesti di qualità che dovranno garantire uno scatto verso l'alto in classifica. Operazioni onerose, sì, ma dilazionate nel tempo che consentiranno ai dirigenti del club di poter compensare gli esborsi economici con piccole operazioni in uscita.
ORA SI VENDE - Piero Ausilio, Marco Fassone e Michael Bolingbroke sperano, quindi, di poter ricavare piccole somme dalla cessione di giocatori che hanno mercato come Krhin (valutato intorno ai 3 milioni e 0,4 di ingaggio fino al 2016) e Kuzmanovic (5 milioni di valutazione e 1,5 di ingaggio fino al 2017), ma soprattutto dal risparmio sui ingaggi importanti come quello di Yann M'Vila (1,2 milioni all'anno fino al 2018) e probabilmente anche lo stesso Vidic (che percepirà 3,2 milioni fino al 2016).
CON OSVALDO SARA' ADDIO - Ecco perciò che oltre alla lite con Icardi si delinea sempre più chiaramente la situazione legata a Pablo Daniel Osvaldo. L'attaccante italo argentino è all'ennesimo flop della sua carriera (foto transfermarkt.it) e oggi è arrivato in ritardo rispetto ai compagni ad Appiano Gentile e non si sta allenando con il gruppo svolgendo lavoro autonomi in palestra. L'Inter ha sfruttato l'occasione per tracciare una linea netta per il futuro dell'attaccante che non sarà riscattato dal Southampton, risparmiando i 7 milioni per il riscatto (e anche i 2 milioni da garantire alla Roma in caso di raggiungimento di diversi obiettivi) e i 2 milioni di euro di ingaggio annuo fino al 2017.