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Mancini cambia l'Inter per Medel
I TRE SCUDIERI - Il nuovo sistema di gioco viene spesso valutato e approfondito nel corso degli allenamenti, tra le mura segrete di Appiano Gentile. Mancini ha capito che Medel è un pilastro troppo importante per la sua difesa e che il cileno diventa superfluo e inadeguato se dislocato a centrocampo, dove invece ritiene indispensabili i tre dell’Ave Maria (Guarin, Melo e Kondogbia). Ci ha provato contro la Fiorentina, lo ha riproposto in amichevole col Chiasso - con interpreti arrangiati - e a questo punto sembra sempre più verosimile che anche contro la Juventus, Roberto Mancini possa decidere di andarsela a giocare con tre uomini lì dietro, con Medel, Miranda e Murillo scudieri a protezione di Samir Handanovic.
UN FISICO BESTIALE - Il periodo di forma di Medel è invidiabile, il cileno con la propria Nazionale ha battuto il Brasile del compagno di squadra Joao Miranda, scatenando ancora una volta l’entusiasmo dei tifosi sud-americani, che ormai lo hanno eletto idolo incontrastato. L’ex Cardiff è l’interista più in salute, estrometterlo da una gara ricca di motivazioni come quella contro i bianconeri sarebbe un mezzo suicidio, ma Mancini deve considerare ogni variabile derivante dalle sue eventuali scelte, perché in un modo o nell’altro qualcuno rischia di starsene a guardare ed è sempre meglio evitare musi lunghi.
DUBBI E PERPLESSITA' - Col 3-5-2 Mancini avrebbe la possibilità di schierare contemporaneamente le tre “M”, Medel, Miranda e Murillo, senza rinunciare a nessuno dei suoi uomini di fiducia a centrocampo (bisogna evidenziare che le condizioni di Kondogbia migliorano giorno dopo giorno, la caviglia risponde bene e la sua presenza contro la Juventus non dovrebbe essere neanche messa in dubbio), ma a destare le perplessità maggiori sono le corsie laterali. Non tanto quelle di sinistra, dove Telles è in grado di coprire tutta la fascia, quanto per quella di destra, dove Perisic non sembra del tutto adatto ad un sacrificio di quel genere. Proprio nel post Inter-Fiorentina, Boban ha fatto notare a Mancini come il croato diventi inefficace se costretto ad un eccessivo lavoro in copertura e chissà che il tecnico jesino abbia notato le stesse lacune evidenziate dall’ex rossonero. La fase di riflessione prosegue, lasciare fuori un acquisto così costoso in una gara importante come quella contro la Juventus non è quasi mai opportuno, ma intanto Biabiany è stato allertato. Mancini gli sta concedendo sempre più chance e non è detto che il francese possa essere chiamato in causa anche contro i bianconeri.
Pasquale Guarro