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    Inter, Medel è il regista che fa per te

    Inter, Medel è il regista che fa per te

    C’è chi pensa che il calcio sia matematica. Si sbaglia. Perché il calcio stravolge tutto, anche gli assiomi. Da regista difensore a difensore regista: invertendo l’ordine degli addendi, il risultato cambia eccome per Gary Medel, divenuto punto fermo della retroguardia di Stefano Pioli. 

    LE ESIGENZE DEL PITBULL - Mazzarri, Mancini e de Boer non hanno mai voluto fare a meno del “Pitbull”, ma neanche hanno mai trovato il coraggio di affidargli compiti che invece il cileno eseguiva con grandi meriti in nazionale. Anche a causa delle due mezzali poco adatte al ruolo, il Medel vertice basso non ha mai esaltato. L’ex Cardiff ha l’esigenza di toccare il pallone qualche volta in più prima di poterlo giocare con precisione. Tuttavia il cileno può contare su un buon lancio e una discreta visione. Ma ha tempi da difensore e non da regista. 

    PIU' BONUCCI CHE BIGLIA - Lo ha capito immediatamente Stefano Pioli, che alla prima sulla panchina dell’Inter, nel derby di Milano, lo ha schierato al centro della difesa. Perché Medel è senza dubbio più un Bonucci che un Biglia, e l’esempio non è casuale. Quando sperimentato in cabina di regia, il bianconero, ha trovato grandi difficoltà. Il problema è lo stesso del nerazzurro e non sta nei piedi, ma nei tempi di gioco, alberga nella velocità di pensiero e di esecuzione, che nel centrocampista deve essere molto elevata. 

    IL PANE A CHI HA I DENTI - Ma impostare bene l’azione è importante tanto a centrocampo quanto in retroguardia. Poter contare su un difensore che abbina senso tattico, buona visione e ottime doti in marcatura, è la fortuna di ogni allenatore. Una fortuna che in precedenza è capitata in mani sbagliate e che invece Pioli ha saputo accogliere e apprezzare. Per una volta qualcuno ha dato il pane a chi ha denti per poter masticare. E oltre a stravolgere la matematica, Medel influisce anche su proverbi antichi come il mondo, che affondano le proprie radici nella filosofia. Perché il calcio è anche questo. 

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