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Inter, Marotta: 'Sostenibilità, nuovi ricavi, stadi e altri format per i campionati, ecco come tornare competitivi'
Nel suo intervento a Radio Rai, l’ad dell’Inter Beppe Marotta ha analizzato quelle che sono oggi le difficoltà del calcio italiano: "All'inizio del 2000 eravamo primi a livello di fatturato e vittorie, oggi la prima società è la Juventus, all'ottavo posto per il fatturato. Si è passati dal mecenatismo, con Berlusconi e Moratti, al modello attuale con le società che sono molto diverse. Il mondo del calcio oggi deve fare i conti con la sostenibilità, la base di ogni azienda. Il campionato italiano è oggi di transizione, non è un punto di arrivo. Dobbiamo puntare sui giovani ma deve cambiare la cultura della sconfitta”.
Una ricetta per risolvere i guai del calcio italiano: "Servono nuove forme di ricavo, i diritti tv devono essere valorizzati attraverso promozione e vendita, soprattutto all'estero. Abbiamo meno ricavo rispetto a Spagna e Inghilterra. Si parla di Media Company, sono d'accordo ma dobbiamo capire bene come. Manca la cassa, questa è la cosa più importante. Poi devono essere rivisti i campionati, magari introducendo il semi professionismo. Serve poi l'investimento delle infrastrutture, gli stati hanno una vita media di 63 anni e negli ultimi anni ne sono stati fatti solo due".
Una ricetta per risolvere i guai del calcio italiano: "Servono nuove forme di ricavo, i diritti tv devono essere valorizzati attraverso promozione e vendita, soprattutto all'estero. Abbiamo meno ricavo rispetto a Spagna e Inghilterra. Si parla di Media Company, sono d'accordo ma dobbiamo capire bene come. Manca la cassa, questa è la cosa più importante. Poi devono essere rivisti i campionati, magari introducendo il semi professionismo. Serve poi l'investimento delle infrastrutture, gli stati hanno una vita media di 63 anni e negli ultimi anni ne sono stati fatti solo due".