AFP via Getty Images
Inter, Marotta: 'Scudetto, c'è voglia di esplodere. Dimarco capitano? Quando Lautaro va... in pensione'
- 143
Il conto alla rovescia per la conquista del titolo è partito, a sette giornate dal termine della Serie A il vantaggio sulla seconda in classifica è rassicurante, i nerazzurri di Simone Inzaghi sono a +14 sul Milan di Stefano Pioli. E proprio nel derby potrebbe arrivare l'aritmetica certezza dello scudetto, rendendo ancor più emozionante la festa.
PARLA MAROTTA - Proprio sull'argomento è stato interpellato Beppe Marotta, l'amministratore delegato dell'Inter è intervenuto all'evento 'Capitani' a Milano e ha risposto così a domanda sullo scudetto: "C'è grande ottimismo dentro, tanta voglia di esplodere e adrenalina forte. Ma c'è il rispetto, manca ancora qualche punto. Cerchiamo di essere concentrati".
CAGLIARI - A domanda se sia necessario fare punti con il Cagliari, Marotta ha risposto sorridendo: "Ci dispiace, ma il Cagliari si salva lo stesso, indipendentemente dal risultato di domenica".
RICORDO DI FACCHETTI - Marotta ricorda Giacinto Facchetti: "L'ho ammirato da ragazzino, le prime figurine Panini erano sue, andavo a vedere gli allenamenti alla Pinetina. Poi l’ho conosciuto da dirigente, all’epoca ero alla Sampdoria e ho appressato il suo modo molto rispettoso di porsi nei confronti degli altri. Non parlava molto, ma esprimeva tutto quello che significava essere capitano".
LAUTARO - Marotta si è poi soffermato sul capitano nerazzurro, Lautaro Martinez: "Lautaro è quello che patisce di più, è quello che soffre o almeno è molto teso prima di entrare in campo. Dietro questa tensione c'è un sentimento di amore verso il suo ruolo e verso l'Inter, questa è una cosa molto significativa. Io lo vedo sempre negli spogliatoi, leggo attraverso gli sguardi l'atteggiamento di ogni singolo calciatore e lui sicuramente in questo momento è veramente l'esempio da seguire, in campo ma anche durante la settimana".
DIMARCO - Un commento poi su Federico Dimarco: "Quando un capitano nato nell'Inter? Posso dire che di capitan futuro ce ne sono tanti. Lunedì a Udine su ventidue giocatori c’erano solo tre italiani, oggi il calcio è globale e gli italiani giocano molto meno di prima. Dimarco è praticamente un ultras, cresciuto nell’Inter, uno che si sente interista. Però anche per fare il capitano bisogna andare a scuola e quindi è giusto che magari possa diventarlo quando Lautaro... hmmm quando Lautaro. Sì quando Lautaro andrà in pensione".