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Inter, Marotta: 'Non è vero che chi più spende più vince... Inzaghi farà una grande carriera'
EMOZIONE - "Se dormiremo? Siamo vaccinati ormai... E' un evento straordinario ma c'è la giusta emozione. La squadra ha fatto un allenamento allo stadio anche per toccare l'erba che domani li vedrà protagonisti, è stato un avvicinamento alla serata di domani".
I GIOCATORI - "Non tutti i giocatori hanno provato l'emozione di una partita di questo livello ma la cosa non mi spaventa: l'allenatore è esperto e loro sono professionisti, l'emozione durerà il tempo di arrivare allo stadio poi tutto si dimentica e la squadra farà la sua partita".
Manchester City - Inter (21:00 10/06)
PIU' IMPORTANTE - "L'emozione è sempre tanta, chi è nel calcio sa che questo è l'appuntamento più importante della stagione. Questa è la sesta finale dell'Inter in questo torneo, dove mancava da 13 anni: saremo nella storia al di là del risultato, ma volendo essere protagonisti immaginiamo quale può essere il risultato. Abbiamo un sogno davanti a noi, speriamo possa diventare realtà".
4 MILIONI - "Solo 4 milioni di differenza fra vincere e perdere? Sì, perché si tengono conto diversi fattori come il market pool delle nazioni. E' evidente che ci sono fattori che andrebbero calcolati a fine partita. La differenza non è grande ma c'è quella parte di prestigio intangibile che porta grandi vantaggi. E poi vincere porta a elargire premi ai nostri giocatori".
ORGOGLIO - "Per un dirigente l'orgoglio è tantissimo, ma vanno uniti i ringraziamenti alla parte tecnica, da Piero Ausilio a Javier Zanetti, e alla parte corporate che ha supportato l'attività del campo. La logica del 'chi più spende più vince' non è vera, nello sport esistono valori che ci hanno portato ad essere qui stasera".
INZAGHI - "Il grande merito è di un giovane allenatore come Simone Inzaghi che davanti a sé ha un percorso ricco di successi e merita una citazione particolare. E poi, dei giocatori che hanno migliorato le loro performance tecniche, motivazionali e di esperienza, fondamentale in certi appuntamenti".
SCELTE DI FORMAZIONE - "Fortunatamente non faccio l'allenatore, sono scelte che competono a Inzaghi ma credo sia molto deciso. Si dice però che il dubbio sia il guanciale del saggio, e le persone sagge devono avere dubbi. Poi abbiamo un gruppo fatto da un insieme di calciatori di pari valore tra titolari e co-titolari, nell'arco di una partita da 100 minuti è giusto che tutti debbano essere presi in considerazione perché possono essere protagonisti".
I TIFOSI - "Li ringrazio perché anche quest'anno abbiamo raggiunto il record di presenze. Li sentiamo a San Siro e li sentiremo domani, speriamo che il nostro sogno possa diventare realtà".