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Marotta: 'Difficile sostituire Hakimi. Conte? Andiamo avanti. Calhanoglu? Nessuno sgarbo al Milan. Giusto lasciar partire chi rifiuta certe cifre. Su Mou...'
L'ad dell'Inter, Beppe Marotta, ha parlato durante e ai margini della presentazione del calendario della nuova Serie A 2021/22.
Queste le sue parole ai microfoni del nostro inviato Federico Albrizio
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Queste le parole durante l'evento.
PIU' FORTE - "La stagione parte come sempre, con il pronostico iniziale che ha sempre le squadre favorite e con le outsider pronte ad entrare. A differenza della Champions in Serie A vince sempre la squadra più forte"
SUBITO FORTE - "L'esperienza mi insegna che tutti gli avversari all'inizio hanno lo stesso valore. Bisogna approcciare fin dalle prime battute al meglio. Poi all'inizio del girone di ritorno vedremo quali saranno davvero i valori".
INZAGHI - "Quando Simone ha iniziato a fare l'allenatore nelle giovanili della Lazio ha avuto la fiducia del club. Merito loro che lo hanno svezzato, io ora raccolgo i frutti del loro lavoro"
CONTE - "Conte è il passato, bisogna guardare avanti. Sono cose che nel calcio succedono. Ora partiamo con una nuova adrenalina".
HAKIMI - "Un bel rebus, Hakimi è un ottimo giocatore e non sarà facile sostituirlo. Servirà creatività".
LA STOCCATA DI MOURINHO - "Non accetto la polemica, non è questa la sede giusta per farlo. Mourinho lo conosciamo da tempo, è una grande volpe, furba. Stuzzica gli avversari e li innervosisce, ma al contrario credo che possa anche stimolarli e credo che noi ci sentiamo molto stimolati. Questi siparietti servono ai media per creare discussione. La litigiosità non è nel mio modo di essere".
ERIKSEN - "Siamo contenti per la salute che sta ritrovando e speriamo che possa ritrovare anche la possibilità di ritrovare il campo. Ma questa è una situazione per cui bisogna avere pazienza nel valutarla. Speriamo che torni ad essere un vincente".
CALHANOGLU - "Nessuno sgarbo al Milan, è stata un'opportunità di mercato. Sicuramente si è verificata questa situazione, ma oggi tocca a me prendere uno svincolato dal Milan e poi toccherà a lui. È un anno in cui abbiamo giocatori a scadenza. Alla luce di quello che è lo scenario del calcio credo che, come hanno fatto loro, sia giusto non correre dietro più di tanto a certi giocatori che rifiutano certe proposte. Il costo del lavoro oggi è sproporzionato rispetto ai ricavi, bisogna avere la forza di lasciar andare certe situazioni".