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Inter, Marotta: 'Fiero di aver rinnovato. Decreto Crescita? Senza non si può riportare De Zerbi in Italia'
DIRITTI TV - "Il primo compito del management che gestisce il calcio è valorizzare le risorse. Principalmente avere stadi funzionali che possano essere un riferimento della collettività, in secondo luogo valorizzare i diritti tv. La Premier League guadagna 4 miliardi e non trasmette nemmeno tutte le partite interne. Noi le facciamo vedere tutte... All'estero incassano 2 miliardi e noi speriamo di arrivare a 300-350 milioni di euro. Il grande gap è questo. Anche noi possiamo garantire un buono spettacolo, non a caso abbiamo avuto tre finaliste in Europa. Il made in Italy vale".
DECRETO CRESCITA - "Si applica anche agli allenatori, non solo ai giocatori. Mourinho ha rigenerato il fenomeno Roma in termini di attrattiva. Ed è sotto Decreto Crescita. Dovessimo riportare De Zerbi a casa, per esempio, senza Decreto Crescita non ce la faremmo. Vale lo stesso per altre figure che potremmo riportare a casa e a cui potremmo applicare il Decreto".
SECONDA STELLA E PAREGGIO DI BILANCIO SONO RAGGIUNGIBILI? - "Seconda stella e pareggio di bilancio sono raggiungibili? Chi più spende più vince non è un'equazione sicura. Il concetto che esalto è la competenza. Attraverso questa puoi ovviare alle difficoltà finanziarie. Il calcio è gioco ma anche attività d'impresa. Servono manager. Italo Allodi diceva che il calcio è l'unico mondo in cui un muratore può diventare architetto. Io invece lotto per valorizzare la competenza che ognuno può esprimere".
MEGLIO UN'ALTRA FINALE DI CHAMPIONS O LA SECONDA STELLA? - "Bella domanda. La seconda stella rimarrebbe, ma tiriamo una monetina e vediamo cosa viene tra le due. Magari la finale se vinta? Certamente...".
CALENDARI PIENI - "Barella ha fatto 57 partite di club più quelle della nazionale, lo scorso anno. C'è un logorio psicofisico durante il gioco. Ci deve essere un confronto con Fifa e Uefa per modulare il calendario. Il rischio d'impresa è del club, se si fa male un giocatore lo paghiamo noi. Il caso Eriksen è emblematico. Il confronto serve quanto prima perché va tutto a discapito anche dello spettacolo".
Marotta poi ha parlato a margine dell'evento ai cronisti presenti: le sue dichiarazioni.
RAMMARICO PER IL PAREGGIO CON LA JUVE? - "No, è una prestazione positiva, continuità rispetto al recente passato. Tutto questo non può che essere di buon auspicio per continuare in modo positivo e lottare per un importante traguardo".
LAUTARO - "Tutto merito suo, è un ragazzo e come tale è ancora in crescita con margini di miglioramento notevoli. Sta dimostrando anche dal punto di vista statistico di fare il suo dovere. Essendo un attaccante il compito principale è fare gol, ma non dimentichiamo che è il nostro capitano e come tale sta riscuotendo consenso dei compagni".
PAREGGIO DI TORINO - "Al di là del risultato, credo che la prestazione ci dia conforto, quando la squadra è andata sotto è riuscita a compattarsi e a riequilibrare il risultato, denota che il processo di crescita, consapevolezza e maturità continua. Sotto la regia di un allenatore giovane che è Inzaghi".
IL RINNOVO CON L'INTER - "Sono contento, nel momento in cui la proprietà mi propone il prolungamento non posso che esserne fiero e riconoscente. Chiaramente la risposta mia e dei miei colleghi come Ausilio e Baccin è stata positiva, siamo contenti di lavorare ancora con questa società".
RINNOVI ENTRO LA FINE DEL 2023? - "Non abbiamo scadenze precise. Sono prolungamenti di contratto dove esistono due attori, giocatori e società, che vogliono tutti e due finalizzare in modo positivo. Se non è fine 2023, sarà inizio 2024".