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Marotta: 'Arnautovic ko? Si resta così. Delusi da Lukaku, ma è il passato. I rinnovi di Dimarco e Mkhitaryan...'
NIENTE SVINCOLATI - "Dispiace per Arnautovic perché si era inserito bene, ma credo molto nella duttilità dei giocatori e sono certo che Inzaghi troverà il giusto rimedio. Andremo avanti con questo organico", risponde l'ad nerazzurro.
SECONDA STELLA E CHAMPIONS - "La vita è fatta di sogni e realtà. La realtà dice che siamo alla ricerca della seconda stella. Allo stesso tempo le competizioni europee dobbiamo guardarle con ottimismo e per poco l'anno scorso non avveravamo il sogno. Dobbiamo dare il meglio e provare a raggiungere il massimo".
PARI IN CHAMPIONS - "Diamo atto alla Real Sociedad di essere molto forte, soprattutto in casa è molto aggressiva e ha tecnica. L'avversario ci ha dato fastidio, Inzaghi ha attuato un po' di turnover sfruttando giocatori che non avevano mai giocato insieme. Va letta in positivo la reazione e l'aver agguantato il risultato. Questo è l'aspetto da esaltare".
GLI ARBITRI - "Arbitri come Casarin sono stati grandi arbitri ma quella di oggi è di tutto rispetto. Si è ringiovanita. Negli anni passati la carriera era un po' più lunga, oggi si interrompe più velocemente e quindi c'è un'accentuazione della classe arbitrale giovane. Però mi pare che la nostra classe arbitrale sia rispettata e considerata nel mondo. Il calcio sta diventando più scientifico e tecnico, abbiamo strumenti come Var o Goal Line Technology che riducono la soggettività. Chiaro che ci siano critiche più aspre quando vengono prese determinate decisioni".
L'ARABIA VA LIMITATA - "L'effetto di questo nuovo scenario dobbiamo ancora valutarlo bene, per ora abbiamo perso in competitività perché gli arabi hanno preso giocatori che non erano in prepensionamento. Il rischio grosso è che ci si impoverisca, anche a livello economico per la vendita dei nostri diritti tv. Apparentemente c'è stato un beneficio finanziario vendendo, perché abbiamo portato a casa soldi, ma bisogna mettere dei limiti ai trasferimenti per tutelare il patrimonio tecnico".
LOTTA SCUDETTO - "Lo scudetto è spesso appannaggio delle stesse squadre: Milan, Juve, Napoli, Atalanta, Roma, Lazio. Attorno a queste squadre c'è la vincitrice. Ho notato grandi miglioramenti anche della Fiorentina, ma ci si restringe a queste squadre".
IL RINNOVO DI INZAGHI - "Siamo in una fase interlocutoria in cui il calendario rappresenta una parte condizionante. L'anno scorso eravamo ottavi a sei punti in meno. Al di là delle statistiche quello che sto notando è la consapevolezza dei propri mezzi, la certezza di essere protagonisti e di essere forti. A Udine lo scorso anno fu una prestazione negativa come impatto, abbiamo capito cosa vuol dire e lo abbiamo superato. Oggi è la sua squadra, lui è il leader e i giocatori seguono le indicazioni".
LUKAKU - "Ci siamo rimasti male perché avevamo instaurato un rapporto di affetto con lui, ma siamo stati bravi a trovare le alternative. Fa parte del passato e di un mondo strano a livello di rapporti. Adeguiamoci a quanto successo. L'Inter esiste da cento anni e va avanti senza allenatori, dirigenti e calciatori attraverso la ricerca di altri protagonisti".
DIMARCO - "Sono molto contento per lui perché rappresenta un grande senso di appartenenza. Siamo orgogliosi di questo. Dal punto di vista del valore è in continua crescita e credo possa ancora migliorare. Ci vedremo con il nostro ds Ausilio e vorrei si parlasse di prolungamento più che di rinnovo perché significa che si trova la quadra su valori come l'appartenenza. Massimo rispetto per Federico, Non immaginavamo potesse arrivare a questi livelli. E' uno degli esterni più forti in circolazione e questo va dato atto a lui. Il grande senso di appartenenza lo facilita nelle prestazioni e oggi è uno dei più forti a livello europeo".
MKHITARYAN - "Stiamo valutando tutte le situazioni ma non è questo il momento di approfondire queste tematiche. Lo faremo nel tempo giusto col massimo rispetto partendo dal concetto che se il calciatore vuole restare per noi diventa più facile".