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    Inter: il problema non è l'attacco

    Inter: il problema non è l'attacco

    • Pasquale Guarro
    L’Inter impatta anche a Bergamo e la crisi di risultati è ormai conclamata. Lazio e Sassuolo non sono singoli episodi, a certificarlo è l’Atalanta di Reja, che mette alle corde Mancini ed esalta i riflessi di Samir Handanovic, ormai fondamentale per le sorti della squadra nerazzurra, sempre più dipendente dal portiere sloveno. 

    FRECCIATINE AGLI ATTACCANTI - Pesano anche oggi gli errori individuali: contro la Lazio ci aveva pensato Felipe Melo, mentre Sassuolo e Atalanta attestano il calo fisico e psicologico di Jeison Murillo, apparso in totale confusione.”Abbiamo preso quattro gol con quattro regali, se la smettiamo di fare regali, possiamo tornare in testa”, ha tuonato Mancini al termine della gara. Il tecnico jesino non risparmia qualche frecciatina agli attaccanti: “É il momento che qualcuno inizi a fare gol, altrimenti diventa difficile”. Non è particolarmente complicato immaginare chi sia il destinatario delle sue pungenti parole, soprattutto in considerazione che in settimana non è mancata qualche spallata a Stevan Jovetic: “Ogni tanto i giocatori con la sua qualità tendono ad accontentarsi”. 

    Ma l’Inter proposta a Bergamo sbanda troppo e non solo per colpa degli attaccanti. A centrocampo c’è poco filtro, curiosa la scelta di partire dall’inizio con Guarin, distratto dalle sirene cinesi e apparso completamente fuori condizione. L’Inter corre poco e gioca male, qualcuno deve dare qualcosa in più. Non solo gli attaccanti

    Pasquale Guarro
    @ngoppejammeja

     

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