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    Mancini: 'Balotelli rischia di fare la fine di Adriano. Nel 2015 Inter da Scudetto'

    Mancini: 'Balotelli rischia di fare la fine di Adriano. Nel 2015 Inter da Scudetto'

    Intervistato dal Corriere della Sera, il tecnico dell'Inter Roberto Mancini ha fatto il punto della situazione dopo appena due mesi dal suo ritorno sulla panchina nerazzurra. "Abbiamo perso le prime due partite ma siamo cresciuti in fretta. Sono colpito dalla ricettività dei ragazzi. Facciamo i passi giusti. Sono qui perché penso che l’Inter possa tornare quella che era. Sono qui per cambiare le cose. Pensare al terzo posto mi infastidisce un po’: l’anno prossimo lotteremo per il campionato". 

    IL RAPPORTO CON MORATTI - "Nessun gelo con Moratti. Io me n’ero andato dopo aver vinto, lui ha continuato a vincere: ci siamo divertiti tutti. Ogni Natale lo sentivo per gli auguri. L’Inter ha due presidenti: mi chiama come prima. Solo Paolo Mantovani amava i giocatori più di lui".

    SU THOHIR - "L’ho visto una volta sola e mi ha fatto un’ottima impressione: pratico, svelto. Più vicino ai proprietari delle squadre inglesi che ai nostri presidenti italiani. Ma ci tiene tanto".

    BUONI CONSIGLIERI - "Papà mi ha detto: vai subito! Aveva paura che finissi chissà dove... E mio figlio si è molto raccomandato che mi facessi comprare i giocatori".

    IL DEBUTTO BIS - "Nel 2004 ero giovane: sedersi sulla panchina dell’Inter non fu facile. A 50 anni, è diverso. L’esperienza all’estero mi ha insegnato tanto".

    IL RAPPORTO CON BALOTELLI - "In nerazzurro con me era un ragazzino: avrebbe fatto qualsiasi cosa, anche pulire gli spogliatoi. Al City, per due anni e mezzo, si è comportato bene. Con Mario non è facile: quello che gli entra da un orecchio, gli esce dall’altro. Ma io lo devo ringraziare.  Mario usciva con i miei figli, e il fatto che fossero più o meno coetanei mi ha aiutato a relazionarmi con lui. Come ragazzo, gli voglio un gran bene. È un buono, uno che fa le cose di cuore. Credo che ce la stia mettendo tutta a Liverpool. Dipende solo da lui. È ancora giovane, ha la forza di rialzarsi. La testa? Eh, deve trovarla. Dopo aver lasciato il City è calato in ogni aspetto del gioco. Ero convinto che al Milan riuscisse a far bene, invece... Io non ho idea di quale possa essere la sua medicina però di certo se lo alleni ti devono pagare doppio: l’indennità Balotelli. Rischia di fare la fine di Adriano. Per altri motivi, ma la stessa". 

    IL RETROSCENA SUI FOGLIETTI - "L’idea mi è venuta al Galatasaray, in Turchia, dove c’era il problema della lingua: io parlavo inglese e loro turco. Funzionano. Sono semplici e immediati. Continuerò a usarli".

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