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Inter: Mancini, futuro in bilico
Parole sibilline che aprono diverse ipotesi sul futuro di Roberto Mancini sulla panchina dell'Inter. "Adesso si scrivono un sacco di cose. Il nostro futuro dipende da ora, dal lavoro che facciamo adesso come squadra e come società. Non sarà sicuramente lavoro buttato, la squadra è migliorata molto, dobbiamo passare da domeniche un po' grigie ma il gruppo è sempre più forte e quindi l'anno prossimo lotteremo per lo scudetto. Nel calcio non si sa mai, magari a giugno l'Inter non sarà contenta e può succedere di tutto. Per quello che mi riguarda il lavoro che stiamo facendo dovrà portare dei frutti già a maggio, dobbiamo fare il massimo", ha dichiarato il tecnico jesino nella conferenza stampa pre-Napoli.
MANCINI RESTA CON LA CHAMPIONS - Un atteggiamento misterioso, poco chiaro su quello che sarà il suo ruolo nell'Inter dell'anno prossimo, perchè la sensazione sempre più che forte è che tra la gara che stasera oppone i nerazzurri alla formazione di Benitez e il doppio incrocio di Europa League contro il Wolfsburg la situazione sarà molto più chiara per tutti. Per Mancini, che ha accettato di prendere in corsa una squadra in corsa non sua solo a fronte della promessa di un ingaggio monstre da 4 milioni di euro netti per la prossima stagione e della possibilità di qualificarsi alla Champions League.
LA UEFA FA IL MERCATO - Missione praticamente impossibile da portare a termine attraverso il terzo posto in campionato, distante già 10 punti alla vigilia della sfida del San Paolo. E molto complicata da ottenere anche attraverso la vittoria dell'Europa League, che passa anche dal difficilissmo confronto contro la formazione che occupa attualmente il secondo posto in Bundesliga con un calcio a tratti spettacolare. Anche l'Inter attende risposte concrete perchè, in caso di fallimento totale, che senso avrebbe mantenere sotto contratto un allenatore con uno stipendio pesantissimo per le casse societarie e con la spada di Damocle delle sanzioni del Fair Play Finanziario sopra la testa. A tal proposito, un'eventuale limitazione del mercato da parte della Uefa e la necessità di sacrificare una o più stelle dell'attuale rosa fornirebbe a Mancini un altro presupposto per liberarsi dal contratto che lo lega a Thohir e rimettersi sul mercato.
MANCINI RESTA CON LA CHAMPIONS - Un atteggiamento misterioso, poco chiaro su quello che sarà il suo ruolo nell'Inter dell'anno prossimo, perchè la sensazione sempre più che forte è che tra la gara che stasera oppone i nerazzurri alla formazione di Benitez e il doppio incrocio di Europa League contro il Wolfsburg la situazione sarà molto più chiara per tutti. Per Mancini, che ha accettato di prendere in corsa una squadra in corsa non sua solo a fronte della promessa di un ingaggio monstre da 4 milioni di euro netti per la prossima stagione e della possibilità di qualificarsi alla Champions League.
LA UEFA FA IL MERCATO - Missione praticamente impossibile da portare a termine attraverso il terzo posto in campionato, distante già 10 punti alla vigilia della sfida del San Paolo. E molto complicata da ottenere anche attraverso la vittoria dell'Europa League, che passa anche dal difficilissmo confronto contro la formazione che occupa attualmente il secondo posto in Bundesliga con un calcio a tratti spettacolare. Anche l'Inter attende risposte concrete perchè, in caso di fallimento totale, che senso avrebbe mantenere sotto contratto un allenatore con uno stipendio pesantissimo per le casse societarie e con la spada di Damocle delle sanzioni del Fair Play Finanziario sopra la testa. A tal proposito, un'eventuale limitazione del mercato da parte della Uefa e la necessità di sacrificare una o più stelle dell'attuale rosa fornirebbe a Mancini un altro presupposto per liberarsi dal contratto che lo lega a Thohir e rimettersi sul mercato.