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    Inter, lo scopritore di Sensi: 'Ecco come è andata. Doveva restare in C, retrocesse in D, poi...'

    Inter, lo scopritore di Sensi: 'Ecco come è andata. Doveva restare in C, retrocesse in D, poi...'

    Andrea Galassi, ex direttore sportivo del Cesena e del San Marino, parla di Stefano Sensi, centrocampista dell'Inter: "Come l'ho scoperto? Capitò per caso. Ero appena arrivato al settore giovanile del Cesena. Giocammo contro il Rimini e c'era questo ragazzino di 15 anni che faceva delle cose assurde: sapeva cosa fare prima ancora che la palla arrivasse sui suoi piedi. Il tutto con una qualità fuori dal comune": 

    SULLA D - "Retrocessione in D? Fece un anno in prestito al San Marino. Con lui c'erano anche Diawara e La Mantia. Quell'anno arrivai a metà stagione, il campionato era in parte compromesso. In squadra c'erano giovani di gran valore ma il livello complessivo non era altissimo. Col mercato cambiarono un bel po' di cose e, infatti, arrivammo anche vicini alla salvezza con un girone di ritorno super. Purtroppo, però, pagammo una prima parte di stagione con pochissimi punti". 

    VERRATTI - "Stefano è più duttile: ha più gamba quindi può fare bene anche la mezzala o il trequartista, non solo il regista davanti alla difesa. Anche per questo credo che piaccia molto a Conte".

    BIVIO - "Era un giocatore bravissimo ma poco concreto, soprattutto davanti. Lavorammo su questo suo limite e nel girone di ritorno esplose. Giovedì alle partitelle avremmo dovuto far pagare il biglietto per le giocate che tirava fuori. Il terzo anno, infine, mister Drago lo trattenne a Cesena: il club voleva mandarlo in prestito nuovamente in C, probabilmente al Santarcangelo, perché il San Marino era retrocesso in D. E qui va grande merito al tecnico bianconero di allora che ne aveva intuito le potenzialità: Stefano, aiutato dal gioco palla a terra di Drago, si fece notare dal Sassuolo. La storia, poi, la conosciamo tutti...".

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