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    Inter, Ljajic la chiave di volta. Mancini non ha avuto vergogna

    Inter, Ljajic la chiave di volta. Mancini non ha avuto vergogna

    Inter camaleontica quella di Roberto Mancini, la squadra del tecnico jesino - per molte volte in questa stagione - ha dimostrato di saper cambiar volto senza risentirne, e la gara contro l'Empoli ha confermato questa qualità. I nerazzurri hanno variato tre moduli in 90', dal 4-3-3 al 4-3-1-2 al 5-4-1. Questo è quanto riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport:

    "Per un po’ ha invertito gli esterni di attacco, per un po’ in non possesso la disposizione tattica coincideva con un 4-1-4-1, laddove Medel era il cane da guardia davanti alla difesa. Poi, scollinata la mezz’ora, ha iniziato a prendere forma l’accentramento di Ljajic sulla trequarti. Il serbo si è trasformato nel regista d’attacco e non a caso il gol decisivo, realizzato in coda alla prima frazione, è nato da un’intuizione di Ljajic versione numero 10, da un suo allargamento a sinistra, palla invitante su cui si è fiondato Perisic. Dall’ala croata è partito poi il cross per Icardi lo spietato. Il 4-3-1-2 è diventato ufficiale all’inizio della ripresa e Mancini l’ha disattivato soltanto agli sgoccioli del match, quando c’era da adeguarsi al nuovo super offensivo assetto di Giampaolo, passato alle tre punte più Saponara. Davanti al 4-2-1-3 empolese, per difendere il risicato 0-1 Mancini non si è vergognato di indossare un umile 5-4-1"

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