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    Inter, le pagelle di CM: orgoglio Calha, Dumfries cambia la partita. È sempre Thu-La

    Inter, le pagelle di CM: orgoglio Calha, Dumfries cambia la partita. È sempre Thu-La

    • Pasquale Guarro, inviato a Torino
    Sommer 6,5: Si distende sulla destra e devia in angolo la bella conclusione di Seck. Sullo stesso lato, questa volta a murare il colpo di testa di Pellegri. 

    Pavard 6: Pellegri gli prende il tempo in area e riesce a colpire di testa, per fortuna Sommer è attento. È l’unica sbavatura, ma in assenza di Bastoni dovrebbe essere lui a partecipare un po’ di più alla manovra nerazzurra e invece non lo fa praticamente mai, nonostante non gli manchino le qualità per farlo. 

    (Dal 12’ s.t. Dumfries 7: Inzaghi lo manda in campo perché vuole uno sprint diverso sulle corsie laterali e l’olandese entra subito con il piede schiacciato sull’acceleratore. Pronti via e punta immediatamente Rodriguez prima di servire Thuram per l’assist che vale l’1-0. 

    De Vrij 6,5: Non sbaglia niente e si fa notare anche in impostazione. È lui a mandare Thuram nell’uno contro uno con Sazonov. 

    Acerbi 6,5: Da braccetto non è quasi mai un bel vedere e anche a Torino si conferma. Manca il suo apporto alla manovra, ha però il merito di spizzare l’angolo di Calhanoglu, che diventa un assist per Lautaro. 

    Darmian 6: Da quinto a destra produce pochissimo, non trova mai spazio. Inzaghi lo tiene in campo abbassandola nei tre dietro e lì inizia a giocare con altro piglio. 

    (Dal 45’ s.t. Bisseck: s.v.)

    Barella 5,5: Funziona a intermittenza e le cose migliori le fa sempre quando si mette in testa di giocare semplice. Contributo insufficiente. 

    (Dal 12’ s.t. Frattesi 6,5: In questo momento meriterebbe di essere lui il titolare. Entra e cambia ritmo al centrocampo, senza far mai mancare quelle incursioni che lo rendono tra i migliori in Italia nel suo ruolo). 

    Calhanoglu 7: Non ci sta, non si dà pace quando l’Inter annaspa ed è il primo ad uscire e a chiamare il pressing ai suoi compagni, quello cattivo, orgoglioso. Nel secondo tempo inizia a divertirsi di più perché attorno a lui c’è un’Inter che aumenta i giri e può giocare come preferisce, servendo i compagni negli spazi. Calcia l’angolo che porta al 2-0 di Lautaro. Si presenta dagli undici metri e realizza il 3-0. 

    Mkhitaryan 6,5: Due dormite in trenta secondi e Seck arriva alla conclusione a giro che mette i brividi ai nerazzurri. Rientra in campo con altra mentalità e gli capitano subito due buone occasioni, che però spreca. Si procura il rigore del 3-0. 

    Dimarco 5,5: Quando l’Inter esce dal traffico e arriva a lui, non riesce mai ad affondare di slancio ma si ferma di fronte a Bellanova, che poi non riesce mai completamente a contenere quando invece è il Torino ad attaccare. 

    (Dal 12’ s.t. Carlos Augusto 6: Entra insieme a Dumfries ma l’Inter decide di attaccare soprattutto sul lato destro e non lui non sprigiona mai tutti i cavalli presenti nel motore). 

    Thuram 7: Il tempo di sistemare lo striscione e dalla Curva parte il primo coro della trasferta torinese: «Siam venuti fin qua per vedere segnare Thuram». Il francese si smarca in area e di prima intenzione gira in porta l’assist di Dumfries. Tifosi accontentati e partita sbloccata. Sempre più importante. 

    Lautaro 6,5: Gioca tanto spalle alla porta e prende qualche randellata che lo innervosisce. Sembra una serata no, ma sulla spizzata di Acerbi tira fuori il veleno che ha in corpo e azzanna il pallone, colpisce un po’ di spalla e un po’ di testa, mettendola alle spalle di Milinkovic. 

    (Dal 37’ s.t. Klaassen: s.v.


    Inzaghi 7: Primo tempo di sofferenza e poche idee, l’Inter sembra stanza. Perfetta però la gestione delle energie, perché quando mette mano ai cambi la squadra cambia e alla fine i suoi tornano a Milano con un secco 3-0.

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