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    Genoa-Inter, le pagelle di CM: Dragusin gladiatore. No Lautaro no Thuram, Bisseck ancora on fire

    Genoa-Inter, le pagelle di CM: Dragusin gladiatore. No Lautaro no Thuram, Bisseck ancora on fire

    • Tripodi e Guarro
    Genoa-Inter 1-1

    Genoa

    Martinez 7: sempre reattivo quando viene chiamato in causa. Anche nell'azione che porta al gol interista, quando devia sul palo il tiro di Barella prima del tap-in vincente di Arnautovic. Bene anche nelle uscite.

    Dragusin 7,5: incorna la rete del pareggio con la complicità di un incerto Sommer coronando una gara da perfetto gladiatore.

    Bani 6,5: contiene bene Thuram che di fatto non crea mai alcun pericolo alla porta del Grifone.

    De Winter 6: regge tutto sommato bene l'urto con il poco propositivo attacco interista.

    (dall'1 st Vasquez 6,5: dentro per rafforzare la difesa si fa invece vedere soprattutto in attacco impegnando Sommer in almeno due occasioni).

    Sabelli 6,5: non sfrutta bene un paio di ripartenze potenzialmente letali. Ma in fase di copertura è sempre attento e puntuale, costringendo Carlos Augusto a una gara puramente difensiva.

    Frendrup 6,5: si avventa su ogni pallone, con le buone o con le cattive. E spesso lo fa suo.

    Badelj 6,5: un tocco, due al massimo, per velocizzare il più possibile la manovra rossoblù. Maestro di cerimonia dell'orchestra genoana

    Strootman 6,5: Gila lo preferisce a Malinovskyi, optando per una squadra più coperta. Diventa protagonista suo malgrado dell'azione del vantaggio interista, subendo la spinta di Bisseck non sanzionata da Doveri. Nel complesso si conferma la solita roccia difficile da superare.

    (dal 16' st Malinovskyi 5,5: meno carico del solito, fatica a ritagliarsi uno spazio nell'intasato centrocampo di una gara molto fisica)

    Martin 6: vince, a sorpresa, il ballottaggio con Vasquez, tornando titolare dopo quasi due mesi. Una fiducia ripagata con una prestazione priva di fronzoli ma zeppa di sostanza.

    (dal 33' st Messias SV: dopo la felice intuizione contro la Juve, Gilardino lo ripropone esterno a tutta fascia anche nel finale della sfida con i nerazzurri. Ha però poco tempo per mettersi in luce).

    Gudmundsson 6: ben imbrigliato dalla difesa nerazzurra fatica ad accendersi. Dai suoi piedi nasce comunque il corner che Dragusin insacca in rete, fornendo il secondo assist consecutivo dopo quello ad Ekuban con il Sassuolo.

    Ekuban 6,5: Gilardino gli dà fiducia dopo le due buone prove con Juve e Sassuolo. Questa volta non lascia il segna ma appare comunque attivo e combattivo, guadagnandosi gli applausi del Ferraris al momento della sostituzione. Ritrovato.

    (dal 16' st Retegui 5: imballato e appesantito dopo settimane di stop, fatica a trovare movimenti e giocate giuste. Ma il suo rientro è comunque una notizia ottima per Gilardino).

    All. A. Gilardino 7: lavoro di par condicio rendendo all'Inter lo stesso trattamento riservato alla Juve. Il suo Genoa conferma di sentirsi a suo agio soprattutto contro le grandi, sfoderando l'ennesima grande prestazione contro una big, senza dover ricorrere alle barricate.

    Inter

    Sommer 4,5: Il colpo di testa di Dragusin non è irresistibile ma i suoi guantoni si piegano e la palla finisce in rete.

    Bisseck 6,5: Fisicità debordante, adesso unita a convinzione nei propri mezzi. In area avversaria si libera con le cattive dalla marcatura di Strootman ma l’arbitro non ravvede l’irregolarità e l’Inter trova il gol del vantaggio. 

    (Dal 45’ s.t. Pavard: s.v.)

    Acerbi 6: Lascia un brutto buco alle spalle e gli va bene che l’uno due Gudmundsson-Ekuban sia tutt’altro che preciso. Pochi minuti dopo rischia un clamoroso autogol con un colpo di testa all’indietro che non si insacca per questione di centimetri. Impatta di testa sul calcio di punizione di Calhanoglu e chiama Martinez alla grande parata. 

    Bastoni 6,5: Quando può prova a spingere per offrire il suo contributo alla manovra. Dietro non lascia passare niente. 

    Darmian 6: Corsa e sacrificio non mancano neanche stasera. Gioca senza tregua da 8 partite consecutive, con di mezzo i 120’ di Coppa Italia. Se non sfonda te ne fai una ragione, soprattutto perché non lascia mai spazio alle sue spalle. 

    (Dal 33’ s.t. Dumfries: s.v.)

    Barella 6,5: Intercetta un pallone sporco in area e calcia in porta costringendo Martinez alla respinta su cui si avventa Arnautovic per l’1-0. Corre come un dannato per 45’, poi va un po’ in tilt dopo il pareggio subito e inizia a voler strafare. Arriva anche l’ennesima ammonizione per protesta, dopo un angolo non assegnato da Doveri. 

    (Dal 33’ s.t. Frattesi: s.v.)

    Calhanoglu 5,5: Fatica ad entrare nel vivo del gioco e la squadra ne paga un po’ le conseguenze. Sulle palle da fermo è sempre un pericolo e dal suo destro nasce il cross pennellato per la testa di Acerbi. 

    Mkhitaryan 5,5: Quasi sempre schiacciato a ridosso dei difensori, non riesce ad esprimere la sua solita qualità nelle giocate in transizione. 

    (Dal 45’ s.t. Klaassen: s.v.)

    Carlos Augusto 5: Dragusin gli prende il tempo e di testa batte Sommer per l’1-1. In Sabelli trova un osso duro difficilmente valicabile. 

    Thuram 5: Marcus senza Lautaro è come Sansone senza capelli, perde vigore. Non trova mai campo aperto per dare sfogo ai suoi cavalli e allora prova a rendersi utile di sponda, ma senza eccellere

    Arnautovic 6,5: In meno di dieci minuti, prima imbuca per Mkhitaryan e poi crossa per la testa di Thuram, entrambe le volte senza risultati ma è in partita e sulla respinta di Martinez c’è lui pronto per ribadire in rete da due passi. Dopo l’assist per Barella, anche la gioia personale. Il peggio è alle spalle. Marko c’è!

    (Dal 25’ s.t. Sanchez 5,5: Entra, ma è come se rimanesse in panca)

    S. Inzaghi 6: Trova il vantaggio ma per la prima volta in stagione subisce gol da azione d’angolo. In tutto il secondo tempo l’Inter riesce a rendersi veramente pericolosa solo con il colpo di testa di Acerbi. 

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