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    Roma-Inter, le pagelle di CM: Lukaku non si ferma più, Correa come una forchetta per il brodo. Ibanez, ci risiamo

    Roma-Inter, le pagelle di CM: Lukaku non si ferma più, Correa come una forchetta per il brodo. Ibanez, ci risiamo

    • Balzani e Guarro
    Roma-Inter 0-2

    Roma

    Rui Patricio 5,5:
    Attento sulle uscite alte, ma sul gol di Dimarco resta di nuovo ancorato sulla linea di porta evidenziando un limite atavico e aprendo la porta all’interista. 

    Mancini 6: Unico Reduce e primo consapevole che bisogna mettere il coltello tra i denti. Prende quasi subito un giallo e cerca di tenere solida la linea difensiva con tutti i mezzi rimasti. 

    Cristante 6: Ancora un turno di straordinari per Bryan che cerca di annullare lo strapotere fisico di Lukaku giocando d’anticipo. 

    Ibanez 4,5:. Per 70 minuti in area non commette errori da matita blu, poi si impappina e consegna a Lautaro la palla dello 0-2 che uccide il match. Prova a svettare in area avversaria trovando però solo il fondo del campo.

    Zalewski 5: Lo vedi poco davanti, non lo vedi quasi per niente dietro soprattutto sul gol di Dimarco quando arriva in ritardo. (94' Missori sv)

    Camara 4,5:  Si getta su ogni pallone prendendo e dando calci ma spesso lo fa senza rispettare l’ordine precostituito. Dopo mesi non sembra aver ancora capito dove si trova. Altro acquisto flop. (94' Pisilli sv)

    Matic 6: Ha il compito di abbassare i toni e alzare la qualità, evitando di allungare la lista infortunati. Riuscirci senza effetti collaterali ha i contorni dell’impresa. Prova a guadagnare metri palla al piede, ma è poco seguito. (94' Tahirovic sv)

    Bove 6:  Acquisisce sicurezza di partita in partita e di fronte a gente come Barella e Brozovic non trema prendendo anche qualche colpo proibito. I limiti ovviamente emergono quando il divario è così ampio, ma ha il tempo per crescere. Al contrario di Camara.  (71’ Dybala 6: venti minuti di gioia e speranze, ma le brucia subito Ibanez. Un riscaldamento importante in vista dell’unica partita che oramai conta)

    Spinazzola 5: Ha poca benzina, la dosa contro Dumfries. Ma non dosa bene la qualità di alcuni palloni soprattutto in fase di uscita e anche sul gol del vantaggio interista si fa superare con estrema facilità come peraltro capita spesso.

    Pellegrini 6:  Il lungo viaggio del capitano prosegue e incrocia subito una palla che finisce a lato della porta. Al secondo tentativo invece trova i guanti di Onana. Poi è lotta dura col rischio di farsi male con Barella e soci. 

    Belotti 5,5: A fiato ancora corto, ma va in campo nonostante il dolore.  Acerbi però ha spesso la meglio e lui prosegue in quel digiuno del gol che sembra non avere fine. (75’ Abraham sv: entra a giochi praticamente chiusi)

    All. Mourinho 6:  Getta in campo una Roma fisica e solo apparentemente difensiva in un momento delicatissimo e con l’Europa alle porte. La partita è spigolosa e la coppia Bove-Camara non si era vista nemmeno ai tempi di Mazzone. Nella ripresa prova comunque a riprendere il risultato e può dire poco sull’impegno. Paga gli errori individuali. Ora focus sul Leverkusen, è questo che conta. Onana 6: Due parate su altrettante conclusioni che però sembravano indirizzate comunque sopra la traversa. Allena più che altro i riflessi.


    Inter

    Onana 6: 
    Due parate su altrettante conclusioni che però sembravano indirizzate comunque sopra la traversa. Allena più che altro i riflessi.

    Darmian 7: Prima braccetto a destra, poi tutta fascia a sinistra, senza mai scomporsi e sempre con grande affidabilità.

    Acerbi 7: Su Belotti è implacabile e non solo su di lui. Non sbaglia mai un intervento né una lettura. Chiama le posizioni ai compagni e guida la difesa con leadership.

    Bastoni 6,5: Decisiva la sua deviazione sulla conclusione di Pellegrini, bene indirizzata. La Roma sceglie soprattutto l’altra corsia per spingere e lui ne trae beneficio. Suo il lancio per Lukaku, da cui nasce l’azione del raddoppio.

    Dumfries 7: Quel volpone di Mourinho prova a metterlo in difficoltà con i continui inserimenti di Bove sul suo lato. Prende le misure, rimane basso e non rischia mai. Aspetta il momento giusto, si sgancia con consapevolezza e, servito da Brozovic, arriva sul fondo per servire a Dimarco l’assist dell’1-0.

    (Dal 15’ s.t. Bellanova 6: Prende il posto di un stanco Dumfries ed entra subito con la giusta mentalità in una partita non semplice).

    Barella 6: Su di lui il pressing è feroce e finisce per perdere tanti palloni. Troppo confusionario in fase di possesso. Trova un bel break quando ruba palla a Bove e capovolge l’azione, ma perde il tempo per servire Lukaku sullo scatto e alla fine l’azione si conclude con un tiro sporco di Dimarco. Non si sottrae dalla lotta.

    (Dal 37’ s.t. Gagliardini: s.v.)

    Brozovic 7: Dialoga con Lukaku e arriva alla conclusione, ma trova Mancini pronto a deviare in angolo con il corpo. Vede un corridoio immaginario per Dumfries e riesce a far correre l’olandese nello spazio, avviando l’azione del vantaggio nerazzurro.

    Calhanoglu 6: Si muove nel traffico, spesso alternandosi anche con Brozovic per togliere qualche riferimento. Non è il solito fallo e rischia con qualche fallo, ma rimane a galla in una partita molto spigolosa.

    (Dal 26’ s.t. Mkhitaryan 6: Lucida gestione del momento).

    Dimarco 7,5: Vede lo scatto di Dumfries sulla destra e parte con la stessa intensità sulla corsia opposta. Quando l’olandese serve al centro, c’è lui pronto all’appuntamento per battere Rui Patricio e siglare l’1-0. Nei 5 più importanti campionati d’Europa, sono solo due i difensori che hanno segnato più di 5 gol e servito più di 5 assist, la perfetta fotografia della sua meravigliosa stagione.

    (Dal 26’ s.t. de Vrij 6: Nell’inusuale ruolo di braccetto di destra, senza mai sbandare).

    Lukaku 7: La Roma non offre spazi e lui nello stretto fatica. Non si dà per vinto, lotta e rimane in gara aspettando come un rapace il momento giusto, che arriva al 29’, quando approfitta di un errore di Ibanez e fredda Rui Patricio con un mancino all’angolo.

    Correa 4: Come apparecchiare solo con forchette quando a tavola servi il brodo.

    (Dal 15’ s.t. Lautaro 7: Intercetta la giocata di Ibanez e serve a Lukaku l’assist del 2-0. Cerca anche la gioia personale, mette la porta nel mirino e calcia a giro sul secondo palo, ma la traversa respinge la sua conclusione).

    All. Inzaghi 7: Vince un altro scontro diretto e lo fa con maturità. La sua Inter accetta la partita “sporca”, si compatta e riparte con grande efficacia.

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