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Inter, le pagelle di CM: Lukaku da impazzire, Dzeko un professore. Mkhitaryan risolve pratiche urgenti
Skriniar 7: Fascia al braccio, respinge come un muro di gomma ogni attacco avversario.
Acerbi 6,5: L’avvio non è perfetto, un paio di sbavature le concede. Poi si assesta e prosegue con buona concentrazione, senza mai andare in affanno.
Bastoni 7.5: Al pronti via contiene con un bel recupero difensivo il contropiede potenzialmente pericoloso di Bassey. Poi sveste i panni del difensore, indossa il mantello, e vola sulla fascia come fosse un’ala per servire a Mkhitaryan il cross che vale l’assist dell’1-0.
Dumfries 6,5: Ha tanto campo da guadagnare e spinge i piede sull’acceleratore, anche se manca un po’ di precisione nell’ultima scelta.
Barella 7: Illumina San Siro con un lancio di 50 metri che taglia il campo e la difesa del Viktoria, atterrando con dolcezza sul sinistro di Dimarco, che a sua volta serve Dzeko per il 2-0. Perfetto anche in fase di transizione, palla al piede macina chilometri e fa respirare la squadra.
Calhanoglu 6,5: Interdizione e regia, spesso nella stessa azione. Sradicare e lanciare sta diventando la sua specialità. Meravigliosa l’azione costruita insieme a Dimarco e Lautaro, che parte da un suo lancio di 50 metri.
(Dal 26’ s.t. Asllani 6: Gioca con un po’ di tensione nelle gambe, le panchine finora accumulate non gli stanno facendo bene).
Mkhitaryan 7,5: Risolve la pratica Firenze e avvia quella ottavi di Champions, con il gol che stappa il match. Se Asllani lo avesse visto libero sotto porta al Camp Nou, sarebbe stato decisivo anche a Barcellona. Insomma, non è uno che sparisce nel momento del bisogno.
(Dal 38’ s.t. Gagliardini: s.v.)
Dimarco 7,5: Fa piovere cross in area di rigore avversaria, traccianti che mettono in affanno la retroguardia ospite. Infila Jirka alle spalle, controlla il lancio di Barella come se avesse colla a presa rapida sullo scarpino e serve Dzeko a centro area davanti alla linea di porta per il 2-0. Meraviglioso anche l'assist di prima intenzione per Lautaro, ma l'argentino spreca).
(Dal 31’ s.t. Gosens 6: Ordinato, entra quando il match è risolto).
Dzeko 8: Sullo 0-0, quando sotto sotto c’è un po’ di paura, è lui a tenere tutti i palloni e a non sbagliare neanche un appoggio. Dà coraggio e idee, ma anche gol. Due. Il primo facile facile, a zero metri dalla linea di porta, il secondo rasoterra di sinistro, chirurgico sul secondo palo, dall’altezza del dischetto.
(Dal 26’ s.t. Correa 6,5: Questa volta incide con una bella giocata, è suo l’assist per il 4-0 di Lukaku. Un gol che segna un ritorno importante e anche per questo l’assist non è banale, anche se all’apparenza potrebbe sembrarlo).
Lautaro 7: È in buona e si vede, lotta su tutti i palloni e prova a segnare, ma senza alcuna ossessione, a giudicare dal fatto che prova a servire sempre il compagno meglio piazzato. Non una banalità per uno che vive per il gol. Dopo Barcellona, Salernitana e Fiorentina, regala ancora un assist, il quarto di fila, per Dzeko che realizza il 3-0.
(Dal 38’ s.t. Lukaku 7: Gli bastano 4’ per fare esplodere San Siro, che accoglie il suo ingresso in campo con un boato che gli entra dritto nel petto. Il belga raccoglie le energie dei 72 mila e con tutta la rabbia che ha in corpo esplode il mancino del 4-0. Era mancato. È tornato).
Inzaghi 7,5: Ai tifosi sugli spalti quasi non sembra vero, l’Inter guadagna gli ottavi di Champions e sfrutta il match point senza mai andare minimante in sofferenza. Un’abitudine che da queste parti non c’è mai stata.
VIKTORIA PLZEN
Stanek 6: Miracoloso doppio intervento nel giro di 15 secondi, il primo sul mancino di Dimarco, il secondo sul colpo di testa di Mkhitaryan. Sui 4 gol nerazzurri non è mai colpevole.
Tijani 5: In marcatura su Mkhitaryan sul cross di Bastoni, si stacca inspiegabilmente e lascia libero l’armeno di colpire a rete, di testa, da due passi dalla linea di porta.
(Dal 7’ s.t. Jemelka 5: Entra per l’infortunato Tijani ed è un buco dietro l’altro).
Hejda 5: Lascia qualche buco alle spalle e l’Inter si infila spesso dalla sua parte. Provvidenziale il suo salvataggio sul tiro al volo di Lautaro, ma pochi minuti dopo i nerazzurri trovano il vantaggio, ancora una volta sfondando dalla sua parte.
Pernica 5: Da centrale di difesa, affonda insieme a tutto il pacchetto arretrato.
Havel 5: Sverniciato in continuazione dalla premiata ditta Bastoni-Dimarco. Andrà a letto con il mal di testa.
Bucha 5: Tra i peggiori in campo all’andata, si ripete al ritorno.
(Dal 25’ s.t. Ndiaye 5: Pochi minuti, ma sufficienti a mostrare inadeguatezza al contesto).
Kalvach 5,5: Cerca quanto meno a tenere botta, anche se alla lunga annaspa anche lui.
Mosquera 5: Inizia da esterno a sinistra, poi va sotto punta, dove tocca qualche pallone in più, ma sempre in modo confusionario.
Jirka 4,5: Bilek gli assegna troppi compiti difensivi, che lui non ha nelle corde. Disorientato.
(Dal 1’ s.t. Holik 5: Entra per equilibrare la difesa, ma il suo ingresso non sembra migliorare le cose).
Vilkanova 5: Agisce tra le linee, ma tocca pochissimi palloni.
(Dal 39’ s.t. Pilar: s.v.)
Bassey 5: Il suo primo tempo consiste in uno scatto che Bastoni contiene senza alcun problema. Infatti rimane negli spogliatoi.
(Dal 1’ s.t. Chory 5: Sulle orme di Bassey)
Bilek 4,5: Il Viktoria Plzen si mostra come peggio non potrebbe a San Siro, dando idea di una squadra disorganizzata, con un gioco quasi improvvisato.