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Lazio-Inter, le pagelle di CM: Lukaku e Lautaro non pungono più, disastro Padelli. Milinkovic è un gigante
LAZIO
Strakosha 6: Sul tiro di Candreva - il primo dell'incontro - la sua respinta è solo sbagliata tecnicamente: verso il centro dell'area, dove trova Young. Si rifà nel secondo tempo con una bella parata su Eriksen.
Luiz Felipe 6: Salva una situazione complessa su cross di Candreva, imposta con buona precisione, si prende rischi ma assolve bene il suo compito. Prende un giallo sciocco, che gli costerà il prossimo incontro. Tutta una partita a lottare, poi per poco non combina una frittata a fine partita che poteva costare carissima. - 1 voto d'ufficio, per i tanti cuori che ha fatto sobbalzare oltre misura.
Acerbi 7: Il duello contro Lukaku è uno dei più vitali del match. Gioca quando può in anticipo, è duro, deciso, fa una partita colossale. Annullare Lukaku è impossibile, fargli un muro intorno a quanto pare sì.
Radu 6,5: Prova ad aiutare Jony in tutte e due le fasi, tiene la posizione e prova a duellare anche con Lukaku, che la mette sul fisico. Sempre d'esperienza.
Marusic 6,5: Inzaghi lo mette un po' a sorpresa, lotta con forza con Young, fa anche una buona partita di contenimento. Non è sempre brillante nelle scelte, ma fisicamente sta bene e lo fa notare. Alla fine si sacrifica anche a sinistra, mezzo voto in più per la voglia di aiutare i suoi.
Milinkovic 7,5: Pronti via, la traversa di Padelli trema per 10 minuti dopo il missile che il serbo gli scaglia contro. Tagli, controlli soprannaturali, il Sergente fa crollare lo stadio Olimpico portando in vantaggio i suoi sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Da lì in poi è uno spettacolo per gli occhi, una specie di dio greco: forza e caos, cosa può fare questo giocatore?!
Leiva 7: Davanti alla difesa lotta e governa, chiude e tampona per ripartire. Quando l'Inter riparte spesso si trova in netta inferiorità numerica, ma se la cava con esperienza e forza. Esce perché ammonito. (Dal 35' st Cataldi s.v.)
Luis Alberto 7: Si abbassa spesso per aiutare la squadra a salire, non è sempre geniale - che è quello che ci si aspetta da lui - ma è il vero artista di questa squadra, si vede quando si accende. Suo il calcio d'angolo del gol del vantaggio di Milinkovic. Nel finale, in un momento delicato, fa cose di un'intelligenza calcistica rara, che aiutano i suoi.
Jony 5,5: Allora, contro Candreva è innegabile che non sia nella sua comfort-zone, si vede benissimo che non gli piace proprio difendere. Quando viene servito in fase offensiva nelle sue condizioni preferite - con squadra che attacca, non di spalle - si esprime al meglio. Ma deve tornare: è un quinto, sul primo gol Inter era ancora a Roma Sud sul tiro di Young. (Dal 18' st Lazzari 6,5: Entra come sempre: vivace, frizzante, una spina nel fianco dell'Inter. Altro livello rispetto a Marusic, con tutto il rispetto. Entra, e causa il calcio d'angolo del vantaggio in solitaria).
Caicedo 6: Contro il fischiatissimo de Vrij sa che non avrà vita facile, è tutta una spallata, un atto di forza continuo. Non incide molto, ma fa il suo in una serata complicata.
(dal 18' st Correa s.v.)
Immobile 7: Lotta come un ossesso, corre, si sbatte, si arrabbia, ma poi guadagna e trasforma il rigore del pareggio. Si divora il gol del 3-1 che poteva dare la tranquillità, ma una serata da gladiatore, si sacrifica tantissimo, fa il gol che riaccende la speranza, cosa chiedere di più?
All. Inzaghi 7,5: I suoi dimostrano carattere, riprendono una partita in cui avevano giocato meglio, ma erano finiti sotto in un momento molto delicato - fine primo tempo. Si lascia Lazzari per la ripresa, ed è un cambio decisivo. Prestazione gagliarda, un Whatsapp sulla chat di questo campionato: per lo Scudetto la Lazio ci sarà fino alla fine.
Padelli 4: Uscita rivedibile sul primo gol laziale. Sul raddoppio di Milinkovic si tuffa male e il pallone passa a un centimetro dal suo guantone destro. Poi è bravo a murare Immobile a tu per tu ma ormai la frittata era fatta.
Godin 6: Al 4’ sale in cielo per colpire di testa su palla da fermo ma la sua conclusione finisce alta sopra la traversa di Strakosha. Sbaglia qualche pallone di troppo in impostazione ma lì dietro tiene botta.
(Dal 41’ s.t. Sanchez: s.v.)
de Vrij 5,5: Torna per la prima volta da ex all’Olimpico e ogni volta che tocca il pallone piovono su di lui fischi assordanti. Causa il rigore nel tentativo di murare Immobile pronto a colpire a porta vuota. Poco dopo il centravanti napoletano lo beffa ancora con un tocco ma sbaglia davanti a Padelli.
Skriniar 5: Colpevole almeno quanto Padelli quando in area di rigore sbaglia l’intervento su Milinkovic Savic. Soffre ancora la difesa a tre.
Candreva 6: Sua la con conclusione carica d’effetto che beffa Strakosha causando il vantaggio nerazzurro. Su e giù per la fascia, contiene Jony senza difficoltà.
(Dal 32’ s.t. Moses: s.v.)
Vecino 5: In questo stadio in passato ha scritto fondamentali pagine di storia per l’Inter, questa sera non si ripete. L’interdizione è poco efficace e anche gli inserimenti mancano. Da un suo rinvio sbilenco nasce l'azione del raddoppio della Lazio.
Brozovic 6: Regia pulita e tocchi semplici. Smista bene il gioco e avvia un paio di ripartenze pericolose. Conte lo sostituisce per Eriksen quando cambia modulo nel tentativo di rimontare lo svantaggio.
(Dal 32’ s.t. Eriksen 5: Frastornato, entra in campo in una fase convulsa della partita e nel catino infuocato dell’Olimpico non trova neanche una giocata).
Barella 5,5: Conte lo piazza su Milinkovic, il duello è impari fin da subito. Arrembante ma fumoso.
Young 6,5: Come un condor sulla preda si avventa sulla respinta maldestra di Strakosha e spinge il rete il pallone con una conclusione che tocca terra prima di spegnersi nell’angolino. È il migliore in campo dei suoi.
Lautaro 5: Sarà come dice Conte, che le voci di mercato contano zero, ma anche stasera l’argentino ne ha azzeccate poche in campo.
Lukaku 5: Servito da Brozovic non incrocia abbastanza il mancino e impegna Strakosha con un tiro forte ma centrale. Poco mobile, finisce nell’imbuto biancoceleste e non offre ampiezza alla manovra di Conte.
Conte 5: Perde la sfida scudetto per due gravi errori del portiere. Una beffa che supera i demeriti visti in campo, anche se la Lazio merita la vittoria dominando a centrocampo.