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    Atalanta-Inter, le pagelle di CM: Lautaro punisce da bomber, Sanchez dov'è? Esordio col botto per Miranchuk

    Atalanta-Inter, le pagelle di CM: Lautaro punisce da bomber, Sanchez dov'è? Esordio col botto per Miranchuk

    • Marina Belotti e Pasquale Guarro
    Atalanta-Inter 1-1
     
    ATALANTA 

    Sportiello 7: potrebbe essere la sua ultima da titolare tra i pali, Gollini è pronto a tornare dopo la sosta, ma la passa da disoccupato fino all’13’ s.t., quando la difesa fa filtrare la palla di Lautaro. Vola per la porta sulla sfera potente di Young prima, Vidal e Barella poi con due azioni che valgono una doppietta. Non fa passare Lukaku al fotofinish.
     
    Toloi 6: il vicecapitano nerazzurro copre e va in aiuto al giovane Ruggeri, anticipa Barella e mette pressione al duo d’attacco ospite.
     
    (Dal 28’ s.t. Muriel 6,5: corre sulla sinistra, offre a Miranchuk l’assist decisivo, poi cerca il sorpasso con tiri verso l’angolo e dalla distanza. Arriva a tanto così dal gol di zucca davanti ad Handanovic, peccato. Più incisivo di Zapata, merita di giocare di più).
     
    Romero 8: recuperato l’infortunio muscolare, entra subito duro su un Lautaro a mezzo servizio per il fastidio alla coscia sinistra. In area piccola spazza sempre via la sfera al 10 interista sul più bello, poi si sposta anche sulla destra per rubarla a Sanchez. Ovunque, interrompe l’azione dei milanesi quando serve. Anticipa e chiude costantemente Lautaro e continua a limitare Sanchez. Il migliore, anche la lotta Romero-Romelu ha un solo vincitore ed è l'argentino.
     
    Djimsiti 5: il ministro della difesa nerazzurra è su Sanchez, che perde qualche volta nella sua rincorsa in area piccola, ma per fortuna c’è il collega Romero che interviene. Ammonito, sventa di zucca in corner palloni insidiosi e protegge dagli attacchi di Sanchez. Da fermo, non riesce a bloccare lautaro che svetta e trafigge di zucca la porta. Erroraccio che pesa.
     
    Hateboer 6: dimenticato il guaio muscolare, sfreccia sulla destra e invade anche l’area piccola per agganciare i cross di Pasalic e Malinovskyi, di testa e di tacco. Lotta su ogni sfera che viaggia tra le gambe di Vidal. E’ lui la punta nerazzurra più pericolosa, in centro davanti alla porta anticipa Young, ma sbaglia la sforbiciata. Una buona prova, peccato che sul più bello allarghi entrambe le gambe senza riuscire a impedire a Young di fornire l’assist decisivo a Lautaro.
     
    Pasalic 6: il centrocampista ‘di spinta’ dell’Atalanta parte subito al massimo confezionando un traversone d’oro per Hateboer, limita i lanci in avanti di Lautaro dal centrocampo. Trova varchi in profondità con Ruggeri, ma è più molliccio del solito. Appena sufficiente.
     
    (Dal 15’ s.t. Pessina 6,5: porta freschezza, qualità e forza, limita Barella e gli attacchi sempre più aggressivi dell’Inter, rinfocolata dal gol. Regala buone palle al Papu, dimostra che merita più spazio).
     
    Freuler 7: lo svizzero mostra un po’ troppo nervosismo e viene redarguito dall’arbitro, al 18’ p.t. però trasforma questa rabbia in un tiro-cross destinato all’incrocio dei pali che impegna Handanovic. Copre Vidal sulla porta e spesso e lo batte in velocità, poi fa ammonire Lautaro. Conquista preziose punizioni e fa ammonire anche De Vrij. Non si stanca mai, sempre in area piccola, serve a Muriel un cross d’oro che solo per mm non si trasforma nel gol del sorpasso.
     
    Ruggeri 6,5: ruggisce, timidamente ma ruggisce, il bergamasco doc classe 2002 alla sua prima apparizione in Serie A. Dimostra fin da subito grande personalità, non sente il peso del Big match e nemmeno quello di Darmian, con cui ingaggia contrasti terra a terra e aerei.  Buono il lavoro in copertura su Darmian, a cui strappa anche qualche palla, non crea pericoli e già per questo meglio di Mojica. Duetta in profondità con Pasalic e va a tanto così dal gol di zucca. 
     
    (Dal 45’ s.t. Mojica: sv).
     
    Malinovskyi 5,5: il mister gli dà fiducia e la maglia dal 1’ a fianco del capitano, lui lo ripaga con cross al bacio per Zapata. Duella con Bastoni, non sbaglia i lanci lunghi in area. Solo e smarcato però, al 23’ p.t. col mancino mira al cielo sprecando una ghiotta occasione. Da quel momento si demoralizza, Bastoni gli prende le misure e l’ucraino è sempre meno incisivo. Perde sfere pericolose e Gasp lo striglia. Soffre Vidal che lo anticipa lesto. Non sfrutta le punizioni, suo pane.
     
    (Dal 15’ s.t. Miranchuk 7,5: esordio in Serie A per il russo, che serve un buon cross per Zapata, crea la superiorità numerica che serve per cercare il pari. Stoppa al limite dell’areae supera egregiamente Bastoni, calciandogli in mezzo alle gambe per un gol che porta 1 punto ma ne vale 3).
     
    Gomez 6: il numero 10 della Dea è subito incaricato di battere la punizione centrale che trova la muraglia a quadrettoni ospite. La manata di de Vrij lo disorienta, non raccoglie la sfera in area di Malinovskyi. Da ‘falso nueve’ crea varchi e lancia cross a Malinovskyi sull’altra corsia, ma arranca contro i milanesi, che si chiudono sul folletto di casa.
     
    Zapata 5: la pantera nerazzurra è sovrastata da Darmian, che dopo pochi minuti lo abbatte ma gli regala una punizione centrale. Skriniar gli impedisce qualsiasi movimento, relegato sulla sinistra cerca di farsi spazio ma mai quello che dovrebbe, far paura ad Handanovic. A fine primo tempo finalmente si sposta al centro dell’area, ma le sue apparizioni sono nulle. Nella ripresa quando ha l’occasione si allarga e allunga perdendo palla. Non sfrutta nemmeno le sfere al volo del new entry Miranchuk, e va in panca.
     
    (Dal 28’ s.t. Lammers 6,5: impensierisce Handanovic con un paio di inziative personali, da centravanti guadagna metri e si rende pericoloso).
     
    All. Gasperini 6,5: nessuno stravolgimento, solo alcuni accorgimenti aveva promesso, ed eccoli in campo sotto forma dell’esordiente Ruggeri sulla sinistra e di una difesa e di un centrocampo molto più coperti grazie all’arretramento del 40 e di Hateboer all’occorrenza. La squadra ha per largo tempo il controllo del gioco ma l’attacco è sterile, temporeggia troppo in area, orfana del guizzo e dell’affondo vincente che bloccano una gara incolore e destinata allo 0-0 fino al lampo di Young-Lautaro. Prestazione sufficiente dei suoi, ma sono i cambi alla ripresa che decidono la gara pre-sosta da cui passa mezzo campionato: con Lammers, Miranchuk e Pessina la Dea inverte la manovra e sfiora la vittoria. 

    INTER
     
    Handanovic 5,5: Un tiro un gol. La conclusione di Miranchuk è lenta ma precisa e si spegne nell’angolino.

    Skriniar 6,5: Torna dopo il lungo periodo di stop e dà sostanza alla difesa.

    de Vrij 6: Non vive un gran momento di forma e si aiuta con l’esperienza. Riesce a non sbandare mai.

    Bastoni 6: Col mancino riesce a pescare il movimento delle punte. Sfortunato sul gol di Miranchuk, la conclusione dell’atalantino si infila tra le sue gambe prima di finire in rete.

    Darmian 5,5: Scolastico, ordinato. Ma contro Ruggeri (18 esordiente in A) potrebbe essere più propositivo.

    (Dal 38’ s.t. Hakimi: s.v.)

    Barella 6: In marcatura su Pasalic, non fa mancare il solito apporto agonistico.

    Brozovic 6,5: Al centro della trama nerazzurra. Con una grande giocata avvia l’azione che porta al gol di Lautaro.

    Vidal 6,5: Gioca con grande intensità. Si inserisce a fari spenti tra i giganti bergamaschi e per poco non infila Sportiello con un bel colpo di testa. Nella ripresa si invola verso la porta dei padroni di casa ma dopo la lunga corsa non ha la giusta lucidità per battere il portiere avversario. Mezzo voto in meno perché avrebbe potuto chiudere il match.

    (Dal 25’ s.t. Gagliardini 5,5: Periodo poco fortunato, come a Madrid, entra e non riesce a fare ciò che gli chiede Conte. Poco grintoso.

    Young 6,5: Partita di grande attenzione su Hateboer. Limita l’avversario e disegna il cross per l’1-0 di Lautaro.

    (Dal 38’ s.t. D’Ambrosio: s.v.)

    Sanchez 5: Tanto fumo, poco arrosto.

    (Dal 28’ s.t. Perisic 5: Non riesce a tenere un solo pallone).

    Lautaro 7: Djimsiti e Romero non fanno complimenti e tartassano le sue caviglie. L’argentino tiene botta e nella ripresa punisce con un colpo di testa da centravanti vero. Offre a Vidal un grande assist, ma il cileno non ne approfitta.

    (Dal 28’ s.t. Lukaku 6: Prova a far salire la squadra, ma il tempo a disposizione è poco).


    Conte 6: A Bergamo con un nuovo atteggiamento. La sua Inter è più attenta, meno squilibrata. Rinuncia al trequartista, Barella e Vidal giocano da mezzali accanto a Vidal e i nerazzurri sono più quadrati. Il gioco latita.

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