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    Inter-Genoa, le pagelle di CM: Joao Mario illumina, Gagliardini spietato

    Inter-Genoa, le pagelle di CM: Joao Mario illumina, Gagliardini spietato

    • Pasquale Guarro e Alessandro De Felice
    Inter-Genoa 5-0

    INTER
    Handanovic 6:
    Mette i brividi con un appoggio che rischia di trasformarsi in un goffo autogol. Per il resto vive un sabato tranquillo e senza ansie.

    D’Ambrosio 6: Costretto a spendere il giallo dopo neanche dieci minuti di gara. Poi prende le misure a Lazovic e non soffre più.

    de Vrij 7: Un pilastro barocco: funzionale, tosto e bellissimo da vedere.

    Skriniar 7,5: Gli scontri fisici finiscono sempre allo stesso modo, con gli avversari che rimbalzano lontano e lui che soffia sulle spalle per scrollarsi di doso la polvere

    Dalbert 6,5: Coraggioso e intraprendente, viaggia in corsia con buona gamba. Il calciatore timido e introverso che si era presentato al Meazza sta finalmente lasciando spazio a quello che aveva entusiasmato in Francia.

    Gagliardini 8: Il ruolo da mezzala gli consente di inserirsi con maggiore continuità e lui sfrutta la prima occasione buona per sbloccare il match con un diagonale da dentro l’area di rigore. Non contento va a sondare la porta ribadendo in rete una respinta miracolosa di Radu su Perisic.

    Brozovic 7: Altra prestazione da maestro, per lui lo spartito non ha segreti.

    (Dal 42’ Nainggolan 6,5: I campioni sono così, entrano e pungono. Suo il gol del 5-0).

    Joao Mario 8: Il Meazza non fischia più, applaude! Gioca con leggerezza, pressa e offre a Politano l’assist per il raddoppio. Certifica la sua rinascita con il gol del 4-0 e l’assist del 5-0 per Nainggolan.

    Politano 7: Converge verso il centro del campo e di sinistro impegna Radu, poi approfitta della sbandata difensiva di Lazovic e firma il raddoppio.

    (Dal 13’ s.t. Keita 6: Si muove con intelligenza e preferisce il dialogo con i compagni al dribbling. Inizia ad entrare nei meccanismi di Spalletti

    Lautaro 5,5: Dopo due minuti di gioco gli capita già una ghiotta occasione ma colpisce al volo col ginocchio e manda  a lato. L’errore lo innervosisce

    Perisic 5,5: Corsa e intensità sono sufficienti, manca però la precisione nei momenti topici.

    (Dal 31’ Borja Valero 6: Gli bastano pochi minuti di gioco per essere immediatamente importante. Sradica e pulisce palloni, verticalizza la manovra).

    Spalletti 7,5: L’Inter col 4-3-3 sembra aver trovato il suo vestito migliore. Otto gol segnati e zero subite nelle ultime due partite, l’Inter è bella e solida.

    GENOA
    Radu 6: Dopo le incertezze contro il Milan, prova a riscattarsi contro la sua ex squadra. Attento sulle conclusioni di Politano al 13’ e al 35’, è incolpevole in occasione delle quattro reti nerazzurre. Rischia con un doppio dribbling da brividi su Lautaro. Nella ripresa compie un miracolo su Perisic, ma non può nulla sul tap-in di Gagliardini.

    Biraschi 3,5: Disastroso. Che errori sui gol di Gagliardini! In occasione del vantaggio dei nerazzurri, regala il pallone al centrocampista nerazzurro, che non sbaglia; sul secondo, si lascia scappare Perisic nel cuore dell’area di rigore, che calcia a botta sicura, trovando un ottimo Radu. Si perde Nainggolan nel finale, con il belga che firma il 5-0

    Romero 4,5: torna dalla squalifica, stecca la prima a San Siro in carriera. Tiene a bada uno spento Lautaro Martinez, ma soffre tremendamente i tagli centrali di Perisic e Politano, che sorprende a più riprese la difesa genoana. Lascia andare Joao Mario in occasione del poker nerazzurro.

    Gunter 5: Sovrastato da Gagliardini, si becca il giallo dopo appena 18 minuti. Troppo timido, soffre la velocità di Politano e non riesce a contenere gli inserimenti di Joao Mario e Gagliardini.

    Pereira 5: Assente ingiustificato in fase offensiva, perde qualche pallone di troppo in ripartenza nel primo tempo. Dalbert stravince il duello sulla sua fascia.

    Romulo 5,5: Joao Mario è imprendibile e l’ex Verona ne fa le spese. Tenta una timida conclusione nel primo tempo, ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Prova a trascinare i suoi nella prima frazione, cala alla distanza.

    (Dall’35’ s.t. Omeonga sv).

    Sandro 5: Prova a dare geometrie ai suoi, ma il baricentro basso del Genoa lo costringe a un gran lavoro in fase di contenimento. In affanno sui continui interscambi dei centrocampisti avversari. Si becca un’ammonizione per una trattenuta su Handanovic.

    (Dal 13’ s.t. Miguel Veloso 5: Rileva Sandro per dare maggiore qualità, il portoghese risente di una condizione lontana dal top. Ammonito per un fallo su Keita).

    Bessa 5: Prodotto del vivaio nerazzurro, torna per la prima volta a San Siro da avversario. Cerca invano di dare qualità alla manovra del Grifone, lascia solo Gunter, che soffre la vivacità di Politano e gli inserimenti di Gagliardini e Joao Mario.

    Lazovic 5: Sfiora il gol al 12’ con una grande azione personale: salta D’Ambrosio e calcia in porta, con la palla che sorvola la traversa. Grave errore in copertura in occasione del raddoppio di Politano. Ci riprova al 30’ con un tiro di prima intenzione, ma non centra lo specchio della porta. Nel secondo tempo tempo esce dal match.

    Kouame 5,5: Svaria su tutto il fronte d’attacco a caccia di palloni giocabili. Prova a impensierire la difesa nerazzurra con qualche fiammata delle sue, ma non riesce a trovare la conclusione e creare grattacapi ad Handanovic.

    Pandev 4,5: Applaudito dal suo vecchio pubblico, gioca al posto di un affaticato Piatek. Impalpabile, tocca pochissimi palloni. A inizio ripresa lascia il posto al polacco.

    (Dal 6' s.t. Piatek 6: pochi istanti e sfiora il gol con un colpo di testa dall’interno dell’area di rigore. La sua assenza si sente: con il suo ingresso, il Genoa alza il baricentro e prova timidamente a farsi edere in avanti. Il polacco lotta con de Vrij e Skriniar, ma è troppo solo).

    Juric 4,5: Sbaglia tutto. Fuori Piatek, che entra e si fa vedere, per un evanescente Pandev, conferma il classico 3-5-2, lasciando il tre contro tre in fase alla formazione di Spalletti, che ne approfitta e dilaga. Malissimo la difesa, che non riesce praticamente mai a contrastare gli avversari. Nonostante il doppio svantaggio dopo poco più di un quarto d’ora, una timidissima reazione arriva solamente nella ripresa. 
     

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