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Verona-Inter, le pagelle di CM: esordio da sogno per Correa. Dzeko-Lautaro funzionano
Verona-Inter 1-3
Verona
Montipò 5,5: qualche uscita non proprio sicura per un passivo del quale ha però poche colpe.
Gunter 6: un buon primo tempo, giocando a ritmi veloci in entrambe le fasi. Si spegne nel secondo insieme alla squadra.
Ceccherini 6,5: tiene a bada Dzeko e compagni con la sua fisicità e la sua reattività. Si fa vedere anche in fase offensiva con distese in avanti molto importanti. Esce per un infortunio e la sua assenza si nota (dal 8' s.t. Casale 5: ci capisce davvero poco. Gli avversari su di lui hanno molto spazio di azione e spesso troppo largo nelle marcature).
Magnani 6: buona la prima parte di gara poi si fa sorprendere soprattutto sui palloni alti peccando anche lui di attenzione nelle marcature strette (dal 30' s.t. Dawidowicz 5: entra in un momento concitato del match e non è sicuramente facile contro questi avversari. Correa con lui trova terreno fertile e gli fa capire poco).
Faraoni 6: combatte e prova a dare una mano ai suoi con qualche lancio lungo e incursione sul proprio lato (dal 30' s.t. Sutalo: s.v.).
Ilic 6: un guizzo dopo un disimpegno sbagliato dell'Inter e gol che ha fatto sognare l'Hellas per almeno un tempo. In generale buona prestazione anche se quando l'Inter trova la giusta quadra lo intrappola in una morsa davvero stretta.
Hongla 6: qualche passaggio poco preciso ma nel complesso, grazie al suo fisico, ci mette una pezza su altrettante azioni. Stanco nel finale viene giustamente sostituito (dal 30' s.t. Tameze 5,5: sbatte contro Bastoni e non riesce a proporsi in avanti con la giusta pericolosità).
Lazovic 6,5: sempre molto mobile e tecnico nelle sue giocate. Sulla sua fascia, soprattutto nel primo tempo, crea il panico per la difesa interista insieme a Zaccagni.
Barak 4,5: impalpabile questa sera. Poco lucido e reattivo su praticamente tutti i palloni. L'ombra di se stesso.
Zaccagni 6,5: ancora una volta ci mette tutto il suo animo e la sua tecnica per cercare di scardinare la difesa avversaria. Non riesce a incidere come vorrebbe ma è sempre il motore di questa squadra.
Cancellieri 6: non si può certamente rimproverare molto a un ragazzo giovane come lui. Premiata la sua costanza e la sua caparbietà (dal 16' s.t. Lasagna 5,5: pochissimi palloni giocabili e poche occasioni per farsi vedere, ma anche in quelle rare dove arriva un pallone dalle sue parti si dimostra ancora poco in forma).
All. Di Francesco 6: Hellas che gioca benissimo un tempo di gara, mettendo spesso sotto l'Inter. Poi la qualità degli avversari esce e può fare poco. Buona la lettura nei cambi.
Inter
Handanovic 4: Grave errore in disimpegno, Ilic ne approfitta anticipando Brozovic per poi battere il portiere sloveno in uscita con un morbido pallonetto.
Skriniar 6: Cresciuto mentalmente e tecnicamente. Nel primo tempo perde qualche riferimento, ma nella ripresa è la solita roccia.
de Vrij 6: Anche lui, come gran parte della squadra, offre il meglio nel secondo tempo. Dawidowicz e Lasagna non riescono mai ad impensierirlo.
Bastoni 6: Avanza palla al piede e giunto al limite dell’area scarica un preciso diagonale mancino verso la porta avversaria, Montipò devia in angolo. Nel secondo tempo riesce ad offrire maggiore sostegno alla manovra.
Darmian 7: È il vero soldatino di questa squadra, tanta fatica e anche giocate decisive. Suo l’assist perfetto per la testa di Correa per il gol del vantaggio nerazzurro, un cross arrivato dopo una cavalcata perdifiato.
Barella 5,5: Ceccherini lo asfissia con pressing e raddoppi. Non vive la sua serata più lucida e anche negli inserimenti non offre il meglio di se.
Brozovic 5,5: C’è anche lui nei replay del gol gialloblù, ma Handanovic lo coglie di sorpresa e il croato non riesce a tamponare. Recupera qualche buon pallone e prova a lanciare il contropiede ma niente a che vedere con la prestazione casalinga offerta alla prima di campionato (dal 21 s.t. Vidal 7: Re Artù alla riscossa. Dopo una prima stagione discutibile, il guerriero voluto da Conte sta finalmente trovando il suo senso in questa squadra. Vede il corridoio giusto che manca Darmian al cross per il gol di Correa).
Calhanoglu 6: soffre il pressing del diretto avversario e non trova mai i tempi per la verticalizzazione. Ottimo un suo recupero difensivo. Lotta, tampona, l’impegnò supera la fantasia e nelle serate che partono male è fondamentale. Fa partire qualche buon cross diretto in area di rigore (dal 42’ s.t. Vecino: s.v.).
Perisic 5.5: Prova a stare alto sulla corsia esterna ma Faraoni lo contiene bene e il croato non riesce a pungere (dal 21’ s.t. Dimarco 6: Alza il ritmo e prova a far valere la qualità del suo mancino).
Dzeko 6,5: Il dialogo con Lautaro stenta all’inizio, ma alla ripresa la musica cambia: fa la guerra tra due difensori e agevola la rete del “Toro”, poi - di testa - gli offre un grande assist, ma l’argentino spreca. Partecipa al dialogo del 3-1 con Correa (dal 42’ s.t. Sensi: s.v.).
Lautaro 7: Raccoglie un pallone in area e prova a scaricarlo in rete ma Montipò si salva d’istinto. Ha la calamita negli scarpini e anche nella ripresa un altro pallone respinto male dalla difesa capita dalle sue parti, questa volta ci va di testa come un condor e non perdona. Su sponda di Dzeko va a colpire a botta sicura ma il pallone finisce fuori di poco (dal 28’ s.t. Correa 8,5: In 20 minuti si prende l’Inter e gli interisti. Ci si preoccupava dei suoi pochi gol e lui si presenta a tutti con una doppietta. Un gol di testa che neanche Bierhoff e un mancino di rara precisione. Prima capovolge il match, poi chiude i conti. Se questo è l’esordio…).
Inzaghi 7: Va sotto di un gol ma non perde lucidità. Ricorre ai cambi con il giusto tempismo e torna a casa con i tre punti da un campo rognoso”.